Giappone: l’agenzia che affitta parenti. Fratelli e zii a noleggio, il più richiesto il papà

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Maggio 2018 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Giappone: l'agenzia che affitta parenti. Fratelli e zii a noleggio, il più richiesto il papà

Giappone: l’agenzia che affitta parenti. Fratelli e zii a noleggio, il più richiesto il papà

ROMA – In Giappone c’è un business che fa leva su uno dei problemi principali della società nipponica: la disgregazione del modello familiare. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play]
Il paese ha infatti uno dei tassi di natalità più bassi al mondo, gli anziani rappresentano una fetta sempre maggiore della società e il numero dei single adulti, che spesso vivono con papà e mamma, ha raggiunto i livelli più alti di sempre.

Trovare una famiglia tipo, con genitori, zii, nipoti e nonni, è insomma un’impresa difficile ed i giapponesi pur di avere una di queste figure al proprio fianco sono disposti a tutto. Anche a prenderle in affitto. Ecco spiegato il successo delle aziende ‘Rent a Family’, dove ci si rivolge per ‘noleggiare’ il padre che non c’è, l’amica con cui fare i selfie da postare sui social e perfino lo sposo (finto) per accontentare i genitori che sognano di vedere la figlia sistemata.

Per capire meglio le dinamiche di questa insolita industria, ANSA ha intervistato due dei principali attori del settore, Yuichi Ishii, fondatore e Ceo di ‘Family Romance’, e Abe Maki, Presidente dell’agenzia ‘Client Partners’. Con un giro d’affari di circa 500 milioni di yen annui, la ‘Family Romance’ di Tokyo è una delle agenzie principali nell’industria dei parenti in affitto.

Yuichi Ishii, fondatore e Ceo di ‘Family Romance’ è un 36enne elegante e di bell’aspetto, con alle spalle studi di ingegneria informatica ed esperienze come assistente sociale e consulente psicologico. Raggiunto dall’ANSA, Ishii spiega: “L’agenzia è stata inaugurata nel 2009 e fin da subito ci è arrivata una grande quantità di richieste. La figura più ‘noleggiata’ è da sempre quella del padre”.

Il ‘Rent a Family’ potrebbe funzionare anche all’estero? “Credo che questo tipo di attività offra qualcosa di cui si ha universalmente bisogno ma è difficile pensare ad un tipo di business simile anche su scala internazionale”. Qual è il ‘tariffario’ di ‘Family Romance’? “Vi do qualche cifra. Una famiglia noleggio per 4 ore costa 20000 yen, un amico in affitto per 3 ore costa 12000 yen mentre noleggiare una coppia, sempre per 3 ore, costa 15000 yen (al cambio attuale 1€ vale circa 130 yen, ndr)”. C’è una richiesta che vi ha davvero stupito? “Si. Ci è stato chiesto uno sposo finto”.

Si spieghi meglio. “I genitori di una nostra cliente volevano vedere la figlia sposata, lei era di tutt’altro parere e così ha pensato di dar vita ad un falso matrimonio, solo per accontentarli”. Secondo il suo fondatore, i servizi offerti da ‘Family Romance’ sono così apprezzati che alcuni clienti affittano i familiari anche per anni: “ci sono state persone che hanno preso un marito in affitto per 8 anni. Quando hanno iniziato a venire da noi il loro bambino era alle elementari ed ora è diventato uno studente specializzato”.

Le madri a noleggio della ‘Client Partners’, l’unica azienda del settore composta da sole donne. Abe Maki è una donna di 42 anni, single. Ricopre la carica di presidente della Client Partners, agenzia fondata nel 2008 che ‘noleggia’ figure familiari esclusivamente femminili.

All’ANSA, l’imprenditrice dà una lettura storica e sociale per spiegare il successo del ‘Rent a Family’: “Dopo la Seconda guerra mondiale il Giappone è diventato un paese ricco dal punto di vista economico ma contemporaneamente si è impoverito spiritualmente. Ci sono molte persone che oggi hanno difficoltà a dire di esser sole e vivono questa condizione molto male. Osservando questi comportamenti ho iniziato pensare che un servizio come il nostro sarebbe stato utile”.

Ovviamente, sottolinea all’ANSA Maki, qualunque richiesta o effusione di tipo sessuale è severamente proibita: “rifiutiamo qualsiasi cosa che abbia a che fare con richieste sessuali, contrarie alla moralità e che violino la legge”.