Giappone: anche un “robot serpente” di 8 metri cerca i superstiti

Pubblicato il 15 Marzo 2011 - 14:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Per cercare eventuali superstiti nel disastro giapponese sono al lavoro anche diversi team di ingegneri che stanno utilizzando i robot più avanzati a disposizione in questo campo, fra cui un ‘serpente’ lungo 8 metri in grado di infilarsi nei cunicoli più stretti. Lo ha affermato Robin Murphy, direttore del Center for Robot-Assisted Search and Rescue della Texas A&M University.

L’università nei giorni scorsi stava ospitando un meeting sul tema a cui partecipavano anche i principali esperti giapponesi, che sono subito tornati in patria: “Satoshi Takodoro dell’università di Sendai sta utilizzando proprio nella città  giapponese la Active Scope Camera, che è il miglior robot in grado di lavorare in spazi stretti al mondo – scrive Murphy – mentre Eiji Koyanagi utilizza il robot Quince intorno all’area di Tokyo. Anche altri gruppi di cui non ho conferma diretta stanno lavorando utilizzando robot”.

La Active Scope Camera è un robot radiocomandato munito di telecamera che ha la forma di un serpente di otto metri di lunghezza, che si muove attraverso delle piccole ciglia lungo tutto il corpo e che può strisciare attraverso tubi e piccoli anfratti muovendosi a circa cinque centimetri al secondo. Quince invece è un veicolo che ha quattro set di ruote cingolate indipendenti, capace di scalare gli ostacoli, che oltre alla videocamera ha un sensore che rileva la presenza di CO2, che potrebbe derivare dal respiro umano.

Ecco le squadre di soccorso in azione: