Giappone: bimbo abbandonato nel bosco perdona il papà

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Giugno 2016 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA
Giappone: bimbo abbandonato nel bosco perdona il papà

Giappone: bimbo abbandonato nel bosco perdona il papà

ROMA – Giappone: bimbo abbandonato nel bosco perdona il papà. Il bambino di 7 anni abbandonato brevemente dai genitori e poi disperso quasi una settimana nel bosco dell’Hokkaido, è stato dimesso dall’ospedale dove si trovava da venerdì, il giorno del suo ritrovamento. Accolto da uno stuolo di fotografi e curiosi all’uscita dell’ospedale di Hakodate, il bambino di nome Yamato ha salutato la folla e ha risposto ai giornalisti che stava bene. Rivolto al severo genitore è stato indulgente: “Sei un buon papà, ti perdono”.

Nel frattempo la polizia ha deciso di non incriminare i genitori del bambino per i reati legati all’abbandono di minore, tuttavia saranno indirizzati a un centro che si occupa di prevenzione della violenza a minori e assistenza su eventuali abusi psicologici. Il centro deciderà successivamente sulle azioni legali da intraprendere dopo aver sentito i genitori e il piccolo.

Il padre aveva chiesto scusa pubblicamente al bambino, riconoscendo di aver agito inconsciamente. Per 6 giorni il piccolo aveva trovato riparo in un rifugio militare distante 5 chilometri, dopo essere stato fatto scendere dalla macchina dei genitori brevemente e lasciato incustodito in una foresta per motivi disciplinari. Per tutta la durata del tempo il bambino ha bevuto solo acqua da una fontana e utilizzato i materassi come coperte, in attesa che qualcuno lo venisse a salvare.

In base agli esami dei medici al momento del ritrovamento il bambino aveva perso 2 chili e riportato lievi graffi alle braccia e alle gambe, le sue condizioni erano comunque soddisfacenti. Secondo il professore di Psicologia dello sviluppo Naoko Fukaura dell’università di Sapporo, il bambino dovrebbe continuare a ricevere le cure appropriate perché potrebbe risentire gli effetti di questa vicenda in futuro. “Dopo un’esperienza tragica i bambini tendono a non ricordare e comportarsi in modo spensierato” – ha detto la dottoressa – “Ma questo non significa che siano resistenti allo stress”.