Giappone: incendio distrugge il castello Shuri di Okinawa, Patrimonio dell’umanità VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Ottobre 2019 - 11:39| Aggiornato il 7 Gennaio 2020 OLTRE 6 MESI FA

Il castello Shuri devastato dalle fiamme

TOKYO  –  Un imponente incendio in Giappone ha incenerito l’edificio principale del castello Shuri di Okinawa, vicino a Naha, considerato Patrimonio dell’umanità. Le fiamme sono divampate nelle prime ore del mattino di giovedì 31 ottobre e hanno riguardato una superficie di 4.200 metri quadrati.

Poco hanno potuto fare le oltre dieci autobotti dei vigili del fuoco, accorse quasi immediatamente. La polizia ha spiegato che al momento non si conoscono le cause del rogo e si esclude la presenza di feriti, ma una trentina di persone che vivono nei dintorni sono state evacuate.

Il castello Shuri di Okinawa

L’antico castello Shuri è una delle principali attrazioni turistiche nell’isola a sud ovest dell’arcipelago e risale al regno Ryukyu, che governò sul territorio per 450 anni, indipendente dal Giappone, prima dell’integrazione di Okinawa da parte nipponica nel 1879.

Durante la devastante battaglia di Okinawa, alla fine della seconda guerra mondiale, era stato completamente distrutto, per essere ricostruito e aperto al pubblico nel 1992. Dal 2000 la struttura era diventata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

“E’ un sito Patrimonio mondiale che rappresenta Okinawa. Ma più di tutto, sono molto preoccupata per il fatto che molti cittadini di Naha vivono nelle aree circostanti e ho ricevuto notizie che le fiamme potrebbero costituire un rischio per quelle persone”, ha detto la sindaca di Naha, Mikiko Shiroma.

Il portavoce del governo, Yoshihide Suga, ha assicurato che l’esecutivo di Tokyo farà tutto il possibile per ricostruire la struttura. Le Ryukyu furono un regno-cerniera tra Giappone e Cina, di cui erano contemporaneamente stato tributario. E anche a livello architettonico questo mélange è evidente. Lo stesso castello di Shuri mescola stile cinese e nipponico. (Fonti: Ansa, Agi, Asahi Shimbun, YouTube)