Guai per Google: ha registrato dati privati

Pubblicato il 15 Maggio 2010 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA

Google è nei guai: per tre anni il motore di ricerca ha registrato per errore “frammenti di comunicazione su reti wireless non protette”.

Questo per fotografare le strade del mondo e renderle visibili a tutti su Street View: i sensori delle macchine di Google hanno preso nota del nome e dell’indirizzo di tutti i modem wi-fi che incontravano sul loro percorso. E, nel fare questo, hanno anche intercettato e memorizzato, per errore, pezzi di comunicazioni non criptate che venivano scambiate attraverso questi dispositivi.

È stata la stessa Google ad ammettere quest’attività, spiegando, sul suo blog, che la raccolta e la memorizzazione di queste informazio

ni sono avvenute per sbaglio, e che i dati archiviati non sono mai stati usati e verranno cancellati.
L’ammissione di Google è arrivata dopo le proteste del garante per la privacy tedesco, Peter Schaar, che si era detto “orripilato” apprendendo che il motore di ricerca registra i dati identificativi delle apparecchiature wi-fi che incontra sul suo percorso.

La società di Mountain View aveva inizialmente respinto al mittente ogni accusa, affermando che rilevazioni di quel tipo sono compiute da altre società e non hanno nulla di illegale, visto che l’indirizzo e il nome di una rete wireless sono dati pubblici individuabili da chiunque. A un mese di distanza, però, la compagnia è dovuta tornare sui suoi passi, confessando che la raccolta di dati effettuata dalle sue automobili era andata ben oltre le intenzioni.

Secondo il New York Times, negli Stati Uniti Google potrebbe essere addirittura incriminato per violazione delle leggi sulle intercettazioni. Ma mentre immaginare serie conseguenze legali sembra al momento improbabile, è il danno di immagine che potrebbe fare più male alla compagnia.