Guantanamo, carcere del comfort (?!): “I detenuti vogliono restare”

Pubblicato il 3 Novembre 2009 - 17:24 OLTRE 6 MESI FA

Passeggiate garantite, pranzo rigorosamente islamico, tre quotidiani al giorno e odore dei Caraibi: adesso Guantanamo viene descritta così e pare che i detenuti vogliano persino rimanerci. A dirlo sono i funzionari del carcere di massima sicurezza al largo di Cuba, sono i mediatori culturali arabi a riferire le intenzioni dei galeotti che sembrano decisamente strane.

Dove sono finite le catene con cui erano legati i sospetti terroristi? E le celle che sembravano gabbie, quelle che hanno fatto il giro del mondo? Secondo quanto riportato dal “Telegraph” nella nuova area del penitenziario i 221 detenuti rimasti hanno a disposizione libri da leggere, tappettino per pregare e una freccia che indica loro la direzione della Mecca.

L’amministratore Thomas Coperman rifiuta la reputazione che ha Guantanamo e lo definisce come una “struttura modello”. Secondo il suo parere dunque i servizi offerti fanno decisamente gola ai galeotti in tuta arancione e per loro, che il Pentagono ritiene membri pericolosi di Al Qaeda, quel carcere è un’alternativa di gran lunga migliore rispetto a quello di Florence in Colorado, dove Obama vorrebbe trasferirli.

Tutti i comfort elencati saranno reali o è una mossa repubblicana per screditare l’impegno dell’amministrazione democratica a chiudere presto il penitenziario più noto al mondo per la sua crudeltà?