Guerra in Ucraina, pronti un milione di soldati con armi Nato per riconquistare il sud del Paese

Il ministro della Difesa Reznikov al Times: “Il presidente Zelensky ha dato ordine al capo supremo militare di elaborare i piani. Siamo persone del mondo libero”.

di Caterina Galloni
Pubblicato il 17 Luglio 2022 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA
Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, pronti un milione di soldati con armi Nato per riconquistare il sud del Paese (foto ANSA)

Per riconquistare il sud dell’Ucraina dall’occupazione russa, la nazione sta preparando un “esercito di un milione di soldati” equipaggiato con armi della Nato, secondo quanto afferma il ministro della Difesa Oleksii Reznikov. La riconquista delle aree intorno alla costa del Mar Nero è stata vitale per l’economia del paese, ha affermato il ministro.

Guerra in Ucraina, per gli analisti non è piano concreto

Secondo quanto riferisce bbc.com, gli analisti sostengono che i commenti sono più un grido di battaglia che un piano concreto. Le osservazioni del ministro della Difesa arrivano in un momento in cui la Russia fa progressi nella conquista del territorio nella regione orientale del Donbass.

I servizi di emergenza statali ucraini hanno riferito che nei giorni scorsi durante un attacco missilistico a Chasiv Yar, vicino alla città di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, sono morte 24 persone e nove sono state salvate, estratte dalle macerie. In un’ intervista al quotidiano The Times, Reznikov ha affermato: “Abbiamo bisogno di più armi, velocemente, per salvare la vita dei nostri soldati. Ogni giorno aspettiamo gli obici, rischiamo di perdere un centinaio di soldati. Abbiamo circa 700.000 soldati nelle forze armate e quando si aggiungono la guardia nazionale, la polizia, la guardia di frontiera, arriviamo a circa un milione”.

I timori

Jack Watling, ricercatore senior presso il Royal United Services Institute, su questo punto afferma di essere cauti. “Non è una forza di un milione di persone che porterà un contrattacco”, ha detto Watling alla BBC. “Normalmente quando lanci un contrattacco è a sorpresa dunque annunciarlo pubblicamente significa in parte forzare i russi a impegnare più risorse così da difendersi da questa minaccia”.