Guerra in Ucraina, Zelensky: “Non riconosceremo mai la Crimea russa”

Lo ha ribadito il presidente ucraino in un'intervista data a Bruno Vespa per "Porta a Porta".

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Maggio 2022 - 19:50 OLTRE 6 MESI FA
Guerra in Ucraina Zelensky crimea

Guerra in Ucraina, Zelensky: “Non riconosceremo mai la Crimea russa” (foto ANSA)

“Non ho mai parlato di riconoscere l’indipendenza della Crimea, non la riconosceremo mai come parte della Federazione russa”. Lo ha detto il premier ucraino Volodymyr Zelensky intervistato da Bruno Vespa per Porta Porta in onda questa sera su Rai 1. “Anche prima della guerra – ha aggiunto – la Crimea aveva autonomia, ma è sempre stato territorio ucraino. Noi abbiamo detto che siamo pronti a parlare con la Russia. Ora non possiamo deliberare una decisione sulla Crimea perché c’è la guerra, la lasciamo da parte se ostacola l’incontro e credo che questa proposta sia stata giusta”.

Zelensky: “Non credo Putin riesca a salvare la faccia”

“Non credo Putin riuscirà a salvare la faccia” ha aggiunto Zelensky, sottolineando di essere pronto a parlare con il leader del Cremlino “ma non a condizioni di ultimatum”. E poi ha aggiunto: “Vogliamo che le armate russe vadano via dalla nostra terra, noi non siamo sul suolo russo”.

“Le forze armate russe sono quattro volte più grandi delle nostre, il loro Stato otto volte il nostro, ma noi siamo dieci volte più forti come persone. Non siamo in condizioni pari, ma il mondo è unito intorno a noi” ha aggiunto il leader ucraino che poi ha ringraziato il premier italiano: “Sono molto grato a Mario Draghi e felice che l’Italia si sia unita alle sanzioni europee”.

Il ruolo dell’Italia in una possibile mediazione? “L’Italia ha un ruolo da protagonista in Europa” sottolinea Zelensky . “La fiducia verso la mediazione culturale dell’Italia è grande. Tramite questa cultura, il giornalismo e mass media voi potete portare la verità alla società russa che oggi si trova nella bolla informativa costruita dal potere politico e militare russo”.

Le trattative con la Russia

Per quanto riguarda le trattative con la Federazione Russa, “la questione si complica ogni giorno perché ogni giorno i russi occupano villaggi, uccidono, vedo le tracce delle torture, le rovine che lasciano dietro di sé e questo complica molto la possibilità di condurre le trattative. La nostra società è molto pacifica, in questi otto anni volevamo trattare ma ora la società non la vede più positivamente. Come presidente sono pronto a parlare con Putin senza mediatori, però no agli ultimatum”.