Haiti: il rito vudù di Saut-d’Eau, in migliaia per curare le ferite del terremoto

Pubblicato il 17 Luglio 2010 - 16:38| Aggiornato il 1 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

L’acqua cade dal monte alberato, si schianta contro la roccia dove migliaia di braccia in preghiera chiedono un miracolo che faccia cessare o allegerire pesanti fardelli.  Siamo a Saut-d’Eau (Sodo in creolo), il cui nome in francese significa cascata.

Qui, nella città centrale di Haiti di Ville-Bonheur, vivono due delle bellezze più mistiche e venerate di Haiti: la spettacolare cascata e il miracolo della Madonna del Monte Carmelo. Per più di un secolo, gli haitiani hanno camminato al bosco pittoresco dove, leggenda vuole, la Vergine Maria apparve a metà del XIX secolo su una palma vicino alla cascata di 100 piedi e cominciò a guarire i malati.

Così ogni mese di luglio, due giorni prima della annuale 16 luglio festa della Madonna del Monte Carmelo, i malati e i bisognosi, viaggio in un pellegrinaggio a metà tra rito cattolico e vudù per venerare la Vergine Maria.

Quest’anno l’appuntamento acquista un significato particolare e più importante. Sono passati sei mesi dal catastrofico terremoto che il 12 gennaio distrusse l’isola e uccise 300 mila persone.