Hitler: morto l’ultimo assistente, “non mi pento di quello che ho fatto”

Pubblicato il 29 Ottobre 2009 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA

Era l’ultimo assistente personale di Adolf Hitler ancora in vita: Fritz Darges è morto a 96 anni domenica scorsa, secondo quanto sostiene oggi la Bild, nel mito del suo Fuherer, cui fu vicinissimo. In una intervista rilasciata qualche anno fa allo stesso tabloid, rispose di non essere pentito di nulla.

Avrebbe fatto tutto allo stesso modo, oggi? “Sì – fu la risposta – Il nostro sogno era costruire un grande impero tedesco”.

Vedovo da tre anni, Darges viveva a Celle, nella Bassa Sassonia, ormai in pessime condizioni di salute, da solo. Era costretto su una sedia a rotelle, ci sentiva pochissimo, ed era praticamente cieco.

Sulla sua funzione, nel regime, fu lui stesso a chiarire: “Mi occupavo del programma giornaliero del Fuehrer, dovevo essere sempre lì con lui”.

A partire dal 1939 fu addetto alle questioni più delicate della vita del dittatore. Fra le testimonianze raccolte dalla sua stessa voce, anche quella di una singolare infatuazione di cui fu oggetto: “Mi dissero che la sorella di Eva Braun (l’ultima moglie di Hitler ndr.) era interessata a me, ma io non avevo intenzione di diventare il cognato del Fuehrer”.