Ikea, bimbo di 2 anni muore schiacciato dalla cassettiera Malm. E’ il primo caso dopo il ritiro

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Ottobre 2017 - 06:55 OLTRE 6 MESI FA
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Ikea, bimbo di 2 anni muore schiacciato dalla cassettiera Malm. E’ il primo caso dopo il ritiro

LOS ANGELES – Aveva messo a nanna il suo bambino, per il solito riposino pomeridiano, ma quando è rientrata nella stanza ha assistito ad una scena straziante. Il piccolo Jozef Dudek, 2 anni appena, è morto schiacciato sotto il peso di una cassettiera Ikea. La tragedia si è consumata a Buena Park, in California. Ma quello costato la vita al piccolo Jozef non è un caso isolato, è solo l’ultimo di una lunga serie di incidenti che chiamano in causa il colosso svedese dell’arredamento. Jozef è il primo bimbo morto dopo il richiamo avvenuto nel 2016, di 29 milioni di cassettiere Malm. Prima di lui altri sette bimbi hanno perso la vita sotto il peso del mobile incriminato e 36 sono rimasti feriti.

Il primo episodio risale al 1989. Da allora Ikea si è impegnata in una campagna informativa, raccomandando ai genitori di ancorare il mobile alla parete, per evitare drammatici incidenti. Lo scorso anno è arrivata la drastica decisione: un ritiro senza precedenti, che comprende i modelli Malm venduti negli ultimi 10 anni in Nord America e in Canada. Il ritiro non riguarda il mercato europeo: sul sito italiano dell’azienda, infatti, si può comprare tranquillamente la cassettiera incriminata. L’unica avvertenza è contenuta nelle istruzioni di montaggio, che parla di “rischio ribaltamento”. Nonostante ciò sono tantissime le cassettiere ancora in circolazione.

L’avvocato della famiglia Dudek, Daniel Mann, che ha già assistito tre famiglie afflitte dal medesimo dramma, ha detto che “la morte del piccolo Jozef era perfettamente evitabile” e ha accusato Ikea di aver “poco pubblicizzato” la campagna di ritiro delle cassettiere killer. Dall’azienda invece ribadiscono di aver pubblicato il richiamo attraverso il sito web, i social media e le campagne di e-mail, nonché attraverso le news e una campagna pubblicitaria nazionale utilizzando TV, stampa, radio, media digitali e social. Ikea ha aggiunto di aver “lavorato duramente per rendere la partecipazione al richiamo il più semplice possibile per i consumatori che possono restituire l’articolo a qualsiasi negozio per un rimborso, anche senza ricevuta, e se qualcuno non riesce a riportare il prodotto al negozio, Ikea provvederà a raccoglierlo porta a porta.