Immigrazione. Putin, prevedibile crisi colpa dell’Occidente

Pubblicato il 4 Settembre 2015 - 11:09 OLTRE 6 MESI FA

putinRUSSIA, MOSCA – Sulla crisi dell’immigrazione Vladimir Putin bacchetta l’Occidente. La Russia ha spesso messo in guardia contro i principali problemi che l’Europa si sarebbe trovata ad affrontare in conseguenza delle politiche occidentali in Medio Oriente e Nord Africa e del terrorismo jihadista, così che la crisi dei migranti in Ue non è una sorpresa, ha detto il presidente russo citato all’emittente Russia Today.

“Penso che la crisi fosse assolutamente prevedibile”, ha detto Putin ai giornalisti a margine dell’Eastern Economic Forum di Vladivostok. “Noi in Russia, e io personalmente qualche anno fa, abbiamo detto chiaramente che sarebbero emersi tali gravi problemi sei i nostri cosiddetti partner occidentali continuano a mantenere la loro politica estera sbagliata, soprattutto nelle regioni del mondo musulmano, Medio Oriente, Nord Africa”, ha spiegato.

Secondo il presidente russo, il difetto principale della politica estera occidentale è l’imposizione di proprie norme in tutto il mondo, senza tener conto delle caratteristiche storiche, religiose, nazionali e culturali di particolari regioni. L’unico modo per invertire il flusso di rifugiati in Europa è quello di aiutare le persone a risolvere i problemi a casa loro e il primo passo dovrebbe essere la creazione di un fronte comune e unito contro i gruppi jihadisti come l’Isis, ha aggiunto Putin.

Il problema di ricostruire le economie locali e le sfere sociali per convincere le persone terrorizzate a tornare sorgerebbe solo dopo che il terrorismo fosse sradicato, ha aggiunto il presidente russo, ma il sostegno internazionale per la ricostruzione della sovranità dei Paesi che hanno sofferto per mano dell’Isis dovrebbe avvenire solo nel pieno rispetto di storia, cultura e tradizioni locali.