Gli impresentabili copri pedofili in conclave sono tre: Mahony, Brady e Danneels

Pubblicato il 20 Febbraio 2013 - 12:31| Aggiornato il 18 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

CITTA’ DEL VATICANO – Non solo Roger Mahony. In conclave per eleggere il nuovo Papa ci sono altri due cardinali “impresentabili” accusati di aver protetto preti pedofili: sono Sean Brady e Godfried Danneels.  Secondo la magistratura i tre porporati hanno coperto casi di abusi nelle proprie diocesi. Ma saranno a Roma dal 1° marzo per scegliere chi succederà  a Joseph Ratzinger.

Protestano le associazioni antipedofilia e le vittime di abusi, in Europa e negli Stati Uniti. Anche il settimanale cattolico “Famiglia cristiana” si è appellato al cardinale perché resti negli Stati Uniti. Inutilmente. Mahony conferma la propria presenza in Città del Vaticano. Chiede ai fedeli di pregare. Non per perdonarlo di quello che ha fatto, ma per perdonare chi non lo vorrebbe al conclave. Incoraggiato dal decano Angelo Sodano che liquida il tutto parlando di “chiacchiericcio”.

Nonostante proprio Benedetto XVI si sia speso per combattere e far venire alla luce i casi di pedofilia nella Chiesa, ora che lui si è ritirato, “nascosto al mondo”, tornano le vecchie abitudini. L’unica “consolazione” è che sotto la volta della Cappello Sistina ci saranno anche i cardinali che hanno combattuto quei silenzi colpevoli. Come il cappuccino statunitense Sean O’Malley, che ha risanato la diocesi di Boston dopo le accuse e i risarcimenti al predecessore Bernard Law. O come il domenicano Christopher Schoenborn, vescovo di Vienna e allievo prediletto di Ratzinger, che lo appoggiò anche quando tutti gli davano contro. La sua “colpa”? Aver preso una posizione contro gli abusi del predecessore Groer.