India, rivolta braccianti: proprietari bruciati vivi nella piantagione di tè

Pubblicato il 27 Dicembre 2012 - 14:02 OLTRE 6 MESI FA
India. Rivolta braccianti piantagione tè: proprietari non pagano, li bruciano vivi

NEW DELHI – Bruciati vivi nella propria piantagione di tè. Così sono morti  Mridul Bhattacharya e la moglie, proprietari della Mkb Tea Estate. I braccianti della piantagione hanno dato fuoco al bungalow della coppia. A scatenare la furia dei dipendenti, sfociata in rivolta efferata, il mancato pagamento degli stipendi.

L’incidente è avvenuto la sera del 26 dicembre nella Mkb Tea Estate, una delle tante piantagioni dello stato dell’Assam, famoso nel mondo per il tè. Circa mille dipendenti, inferociti perché da tempo non ricevevano lo stipendio, hanno marciato sul ”bungalow” dei possidenti e hanno appiccato il fuoco con della benzina. All’interno c’era il titolare Bhattacharya insieme alla consorte. Per la coppia non c’è stato scampo.

Il luogo sorge a circa 500 chilometri dalla principale città di Guwahati. A far scattare la rabbia degli operai è stato l’arresto di due compagni nei giorni scorsi. I dimostranti hanno anche bruciato un paio di veicoli parcheggiati. I braccianti delle piantagioni di tè, che sono concentrate nella zona di Darjeeling e dell’Assam, sono stati spesso al centro di scioperi per l’aumento dei salari e per migliori condizioni di lavoro.