India, il ministro alle donne: “Non sposatevi se in casa non c’è il wc”

Pubblicato il 23 Ottobre 2012 - 12:26 OLTRE 6 MESI FA
Un’immagine da uno slum indiano

DELHI – Care ragazze indiane, non sposatevi se non avete assodato che la casa del vostro sposo sia fornita di toilette. Firmato, il ministro Ramesh. Il curioso appello arriva da un membro del governo indiano. Ed è indirizzato alle spose, ma in realtà è un suggerimento a tutti gli indiani: iniziate a prendere in considerazione l’ipotesi di costruirvi un bagno in casa.

Missione quasi impossibile in un Paese dove la toilette casalinga è per una ristretta elite: il 58% della popolazione mondiale priva di gabinetto vive in India.

Il ministro trascura, volutamente, una conseguenza essenziale del suo appello. Chi vuole costruire un bagno dovrebbe in realtà prima premurarsi di sapere se la sua abitazione è servita dalla rete fognaria. Ed è proprio questo il tasto dolente. Solo il 30% della popolazione urbana e un misero 3% di quella rurale sono raggiunti da impianti fognari. Risultato: 600 milioni di persone su 900 di popolazione totale defecano all’aperto. E in attesa che il governo faccia la sua parte, il ministro Ramesh passa agli appelli sperando che gli indiani, a cominciare dalle spose indiane, facciano la loro parte.