Antonin Scalia/ Il giudice della Corte Suprema messo a nudo da una ricerca di un gruppo di studenti di legge: i suoi dati privati erano tutti su Internet

Pubblicato il 19 Maggio 2009 - 13:49 OLTRE 6 MESI FA

Il giudice della Corte Suprema americana Antonin Scalia, di origine italiana, avrebbe dovuto essere più cauto quando, in suo intervento ad una conferenza di giuristi, parlando di internet disse di dubitare che con la rete si potesse scoprire «ogni informazione» riguardante la sua vita.

L’affermazione del giudice conservatore (fu nominato all’Alta Corte dal presidente Ronald Reagan) è stata presa come una sfida dagli studenti di legge alla Fordham Law School, che gli hanno dimostrato il contrario, a quanto riferisce il New York Times.

Gli universitari, in un lavoro assegnatogli da uno dei loro docenti, il professor Joel Reidenberg, si sono messi a smanettare sui loro computer e in breve tempo hanno creato un dossier di ben 15 pagine su Scalia, contenente tra l’altro il suo indirizzo di casa, numero di telefono, e-mail personale della moglie, preferenze culinarie e televisive.

La notizia del dossier è finita nelle mani del sito web ”Above the Law” (Al di sopra della legge), e i risultati del lavoro degli universitari e’diventato di dominio pubblico. Il professor Reidenberg si è detto dispiaciuto che dati personali del giudice, che avrebbero dovuto restare nell’ambito universitario, fossero stati divulgati, ma il danno era fatto.

Scalia non l’ha presa bene ed ha rifiutato di farsi intervistare sull’accaduto. Ma tramite un portavoce ha fatto sapere di non aver cambiato idea riguardo a quanto detto su internet, aggiungendo: «Quel che ha fatto il professor Reidenberg è perfettamente legale, ma ciò che è legale può al contempo essere irresponsabile. Egli ha dimostrato di avere un’abominevole capacità di giudizio su ciò che si può e non si può dire».