IOWA CITY – Mentre nel resto degli Stati Uniti si discute sull’escalation di violenze dovute all’uso selvaggio di armi da fuoco, in Iowa c’è chi vuole metterle in mano ai bambini. E’ quanto prevede un disegno di legge ora all’esame del Parlamento nel piccolo stato rurale del Midwest. Una proposta shock che, se approvata, autorizzerebbe i bambini sotto i 14 anni ad utilizzare pistole e fucili purché siano supervisionati dai genitori.
C’è già l’ok della Camera statale, a maggioranza repubblicana. Ora la misura passa al voto in Senato, e i democratici si preparano a dare battaglia. Per il deputato del Grand Old Party, Jake Highfill, “questo disegno di legge è uno dei migliori che abbiamo elaborato per far progredire i diritti derivanti dal Secondo Emendamento della Costituzione nello Stato”. E sottolinea di voler “garantire alla gente dell’Iowa le libertà che si merita”.
“Non abbiamo bisogno di una milizia di bambini”, ha ribattuto la democratica Kirsten Running Marquardt. “Non abbiamo pistole che si adattano alle mani di piccoli di uno o due anni”, ha aggiunto. Mentre la sua collega di partito Mary Mascher ha ricordato che “ogni tre ore negli Stati Uniti un bambino muore a causa della violenza armata”.
Il disegno di legge sta scatenando parecchie polemiche proprio perché permetterebbe a chiunque abbia meno di 14 anni, senza limiti di età, di maneggiare un’arma sotto la supervisione di un adulto.
Le altre norme incluse nel progetto prevedono di limitare l’accesso alle informazioni sui possessori di armi, o ancora di non consentire ai funzionari statali di vietare o limitare il possesso di pistole e fucili durante lo stato di emergenza. Inoltre si vuole legalizzare l’uso dei silenziatori e permettere di portare un’arma carica su fuoristrada e motoslitte.
Il 5 gennaio scorso il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, non riusciva a trattenere le lacrime mentre si rivolgeva al paese con il discorso di inizio anno. Agli americani Obama ha annunciato la volontà di introdurre una stretta sulle armi, forse il compito più difficile della sua lunga presidenza. E ha ricordato una a una, le tante sparatorie di massa: Aurora, Newton, Santa Barbara, Charleston, San Bernardino, interrompendosi spesso per l’emozione. Ma in Iowa non sembrano avere ascoltato.