Iran, le compagnie di navigazione abbandonano la bandiera Gb per quella cinese: non vogliono problemi con Teheran

Stena Impero
La nave britannica Stena Impero (Foto Ansa)

ROMA – Le principali compagnie di navigazione mondiali sarebbero sul punto di abbandonare le navi battenti bandiera britannica in favore della Cina, per evitare problemi con l‘Iran: è quanto sostiene Phil Diacon, l’uomo dietro l’audio tra Teheran e la petroliera britannica Stena Impero, a capo di Dryad Global un’azienda che si occupa di sicurezza dei mari e che ha diffuso il messaggio.

Dopo il drammatico episodio accaduto nello Stretto di Hormuz, Diacon sostiene che le principali compagnie di navigazione starebbero cercando di spostarsi su navi battenti bandiera cinese. 

I suoi clienti globali – le principali compagnie di navigazione – stanno iniziando a cercare alternative all’utilizzo di navi battenti bandiera britannica nel Golfo perché gli iraniani non hanno “alcun interesse” a interrompere la spedizione di altre nazioni.

“Sono le navi battenti bandiera britannica o americana e saudita che hanno maggiori probabilità di essere colpite”, ha detto Diacon e aggiunto che molti ora guardano alla Cina: un operatore di primo piano nell’area del Golfo e che l’Iran considera un importante alleato. “Il petrolio continuerà a fluire. Gli iraniani non hanno interesse a sconvolgere altre nazioni”.

Quasi un quinto del petrolio mondiale attraversa lo stretto di 33 chilometri tra l’Iran a nord e gli Emirati Arabi Uniti a sud.  La petroliera Stena Impero è registrata nel Regno Unito e dunque segue la legislazione marittima della Nazione. 

Diacon non ha detto come ha ottenuto l’audio tra  un ufficiale di Teheran e il comandante della Stena Impero ma ha affermato che la conversazione è avvenuta su un canale aperto, numero 16, che in tutto il mondo viene utilizzato da navi militari e commerciali per inviare chiamate. (Fonte: Daily Mail)

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