Iran, rinviato il processo agli escursionisti americani accusati di spionaggio
Il processo ai due escursionisti americani in carcere a Teheran dallo scorso anno, che sarebbe dovuto cominciare il 6 novembre, è stato rinviato a data da destinarsi. Lo ha detto oggi il procuratore generale iraniano, Gholamhossein Mohseni-Ejei, citato dall’agenzia Isna. I due cittadini americani sono accusati di ingresso illegale in Iran e di spionaggio.
Secondo quanto reso noto da Mohseni-Ejei, i giudici hanno deciso di rinviare il processo perché non era stata convocata una terza escursionista, Sarah Shourd, di 32 anni, arrestata con gli altri due e rilasciata lo scorso settembre per motivi di salute dietro il pagamento di una cauzione di 500mila dollari. La Shourd ha fatto ritorno negli Stati Uniti.
I due ancora in carcere sono il suo fidanzato, Shane Bauer, e Josh Fattal, entrambi di 28 anni. ”La cittadina americana liberata deve essere anch’ella presente perché i tre possano essere processati”, ha detto Mohseni-Ejei, che è anche portavoce della magistratura.
I tre americani sono stati arrestati il 31 luglio del 2009 durante un’escursione nel Kurdistan iracheno che, secondo le autorità di Teheran, li aveva portati a sconfinare in territorio iraniano.
Successivamente sono stati accusati di spionaggio, ma sia loro sia l’amministrazione di Washington hanno respinto l’imputazione. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha chiesto, finora inutilmente, a Teheran di rilasciare anche Bauer e Fattal.
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