Iran, dice di essere Sakineh e rivela: “Non sono stata picchiata nè torturata”

Pubblicato il 15 Settembre 2010 - 21:13 OLTRE 6 MESI FA

Sakineh Ashtani

Una donna iraniana velata che ha detto di essere Sakineh Mohammadi-Ashtani (la cui condanna alla lapidazione ha suscitato reazioni di sdegno in tutto il mondo) ha negato oggi in una intervista televisiva di essere stata picchiata o torturata in prigione. Nell’intervento trasmesso in serata la donna, con la testa nascosta da un chador, smentisce di essere stata picchiata in carcere dopo la pubblicazione lo scorso 28 agosto nel giornale britannico Times della fotografia di una donna a viso scoperto indicata come Sakineh.

Era una foto falsa e il giornale era stato costretto a scusarsi. La legge iraniana obbliga le iraniane all’estero a coprirsi dalla testa ai piedi e a nascondere completamente i capelli. Dopo la pubblicazione della foto, il figlio di Sakineh Mohammadi-Ashtani, Sajjad, aveva detto di aver saputo che la madre, per punizione, aveva ricevuto 99 colpi di frusta. In televisione, stasera, la donna velata ha dichiarato in lingua azera (sottotitoli in farsi): ”Non confermo questa cosa. Sono menzogne e illazioni”.

E poi: ”Non sono stata torturata. Quello che sto dicendo sono parole mie e nessuno mi ha costretto a venire davanti alla telecamera”. Come nel corso delle prime dichiarazioni trasmesse dalla televisione qualche tempo fa, Sakineh ha poi nuovamente riconosciuto di aver lasciato che un suo conoscente uccidesse il marito. La donna, 43 anni, per questo era stata condannata nel 2006 a 10 anni di carcere. Poi era stata condannata a essere lapidata a morte perche’ giudicata colpevole di adulterio. Lo scorso 9 luglio l’Iran ha annunciato la ”sospensione” della condanna a morte.