Teheran, motobomba uccide un fisico nucleare
Una motobomba comandata a distanza, un professore universitario morto, un annuncio tv di un omicidio. Tre particolari insoliti, ma tutti avvenuti a Teheran. Soprattutto se la vittima è un fisico nucleare.
Il docente si chiamava Massud Ali Mohammadi ed è stato ammazzato con un ordigno vicino alla sua abitazione nella capitale iraniana.
Il vice procuratore, Fakhreddin Jafarzadeh, ha precisato che l’esplosione è avvenuta mentre Ali-Mohammadi usciva a bordo della sua auto dal parcheggio di casa sua, a Pol-e-Rumi, vicino al quartiere di Qeitarieh.
Secondo il sito filogovernativo Rajanews «alcune fonti hanno detto che il suo assassinio è collegato al caso nucleare iraniano».
Per l’agenzia filogovernativa Fars, il docente universitario è stato vittima di «elementi antirivoluzionari e delle potenze arroganti».
Intanto il regime punta il dito contro il Grande Satana e il suo alleato: il portavoce del ministero degli Esteri, Ramin Mehman-Parast, ha accusato gli Stati Uniti e Israele e i loro «mercenari» iraniani di essere dietro all’attentato.
Il procuratore di Teheran, Abbas Jafari-Dolatabadi, ha affermato da parte sua che, «molto probabilmente, sono coinvolti il Mossad e la Cia», cioè i servizi segreti di Israele e degli Stati Uniti