Isis. Abu Saeed al-Britani, jihadista inglese in un video: “Guerra a Cameron”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Ottobre 2014 - 18:38 OLTRE 6 MESI FA
Isis. Abu Saeed al-Britani, jihadista inglese in un video: "Guerra a Cameron"

Abu Saeed al-Britani

LONDRA – “Guerra a Cameron e all’Occidente”. Un messaggio di minaccia quello lanciato dal jihadista inglese Abu Saeed al-Britani, 27 anni e di High Wycombe. L’uomo è apparso a volto scoperto in un secondo video, diffuso dopo quello della decapitazione di Alan Henning il 3 ottobre in Siria. Intanto cresce la preoccupazione per Peter Kassig, l’ostaggio americano che i jihadisti hanno annunciato come prossima vittima.

KILLER DI HENNING – A riferire del secondo video i media britannici, a cui un portavoce del governo inglese ha riferito che le immagini del video sarebbero stato sottoposte il 4 ottobre all’attenzione dei responsabili militari, dei servizi di intelligence e del Foreign Office durante un incontro con il primo ministro David Cameron.

La Polizia sta effettuando urgenti verifiche sui contenuti e il protagonista del video sarebbe Abu Saeed al-Britani. Nel video, di circa 2 minuti, al-Britani con aria concitata minaccia Cameron e invita i suoi concittadini ad unirsi ad Isis e a compiere attentati nel cuore dell’Occidente.

In una nota Downing Street ha dichiarato:

“La polizia sta indagando con urgenza sui contenuti del filmato, anche valutando eventuali atti di terrorismo a questo legati”.

“SALVATE KASSING” – I genitori di Peter Kassig, ostaggio americano minacciato di morte che si sarebbe convertito all’Islam durante la prigionia, hanno lanciato un appello in un video su YouTube. Ed e Paula Kassig chiedono la liberazione del figlio. La madre si rivolge direttamente al figlio:

“Ti amiamo, vogliamo la tua libertà così potremmo riabbracciarti e lasciarti libero di continuare la vita che hai scelto al servizio di chi ha più bisogno. Mentre i musulmani nel mondo, incluso nostro figlio Abdul-Rahman Kassig, celebrano Id al-adha, la fede e il sacrificio di Abramo, e la grazie di Allah, chiediamo a quelli che hanno nostro figlio di mostrare la stessa grazia e liberarlo. C’è molto al di là del nostro controllo. Abbiamo chiesto al governo degli Stati Uniti di rivedere le proprie azioni”.

“LONDRA POTEVA FARE DI PIU'” – Colin Livesey, cognato di Henning, in un’intervista alla Bbc accusa il governo inglese di non aver agito per liberare l’uomo:

“Il governo di Londra avrebbe potuto fare di più per salvare la sua vita da quando si è saputo del suo rapimento mesi e mesi fa”.

E intanto la moglie e i figli di Henning, Lucy e Adam, hanno rivolto un appello ai media:

“Abbiamo bisogno di tempo per fare i conti con la nostra perdita. Vi chiediamo di rispettare la nostra privacy. Sapevamo che Alan si trovava nella più pericolosa delle situazioni, ma abbiamo sperato che tornasse a casa da noi. Così non è stato”.

“OMICIDIO BRUTALE, GB VA AVANTI” – L’assassinio di Alan Henning è un crimine “abominevole, insensato e assolutamente imperdonabile”. La Gran Bretagna metterà in moto “tutte le sue strutture” e “farà il possibile” per trovare i killer dell’Isis. Lo ha detto alla Bbc il premier britannico David Cameron. Su twitter, lo stesso Cameron ha inoltre scritto che

“Il brutale omicidio di Alan Hemming da parte dell’Isis dimostra quanto barbari siano questi terroristi”.

Cameron ha poi ribadito che la Gran Bretagna non modificherà il suo approccio:

“La brutalità dell’Isis non ci persuaderà a modificare il nostro approccio. Siamo determinati a sconfiggere questa organizzazione terroristica ed sradicare la minaccia fuori e dentro la Gran Bretagna”.

In una dichiarazione diffusa da Downing Street al termine di un incontro tra Cameron e i servizi di sicurezza, di intelligence e di polizia del Regno Unito, il premier ha garantito che

“faremo il possibile perché questi terroristi vengano trovati e consegnati alla giustizia per i loro delitti ignobili. Continueremo a lavorare con gli Usa e i nostri partner nella regione per riuscirci”.

Downing Street segnala infine che la polizia sta indagando “in maniera urgente” sul video dell’esecuzione.