Isis attacca Mosul con kamikaze, dove sono attesi italiani

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Dicembre 2015 - 16:06 OLTRE 6 MESI FA
Isis attacca Mosul con kamikaze, dove sono attesi italiani

Isis attacca Mosul con kamikaze, dove sono attesi italiani

MOSUL – L’Isis attacca in Iraq nella zona di Mosul dove sono attesi i soldati italiani. Si tratta di un’offensiva massiccia avvenuta su quattro assi differenti nella zona della grande diga dove nei prossimi mesi dovrebbero arrivare anche tecnici e militari dal nostro Paese.

Prima ci sono state delle infiltrazioni notturne: piccole pattuglie con il compito di minare il territorio e studiare le postazioni curde. Quindi gli attentati suicidi: a ondate di quattro o cinque contemporaneamente. I comandi Peshmerga (i militari dell’enclave curda nell’Iraq settentrionale) segnalano che possono essere mezzi civili imbottiti di tritolo Infine, dopo che l’effetto terrificante dei kamikaze ha sfondato le linee, ecco le ondate di combattenti.

Lorenzo Cremonesi, inviato in Siria del Corriere della Sera scrive il modus operandi Isis in queste zone:

Non sono affatto sconosciute le strategie offensive di Isis in Iraq, come anche in Siria. Ma la novità degli ultimi giorni sul centinaio di chilometri del fronte che corre a nord-est e ovest di Mosul – tra la cittadina di Makhmur, la piana di Niniveh costellata di antichi villaggi cristiani e la zona della grande diga dove nei prossimi mesi dovrebbero arrivare anche i tecnici e militari italiani – è costituita dall’intensità dell’offensiva. «Si tratta dell’attacco più duro e pericoloso condotto da Isis dall’estate. I Peshmerga comunque lo hanno fermato», ha dichiarato al Washington Post il generale americano Steve Warren.

E’ bene studiare nei dettagli il modus operandi di Isis. Pare che sul fronte sud, presso Ramadi e Falluja, come nella zona siriana di Raqqa, sia in difficoltà. Eppure si dimostra in grado di giocare su più tavoli, rilanciando in modo inaspettato. Anche se i comandi Peshmerga di Erbil rassicurano che gli italiani saranno comunque protetti dalle loro prime linee di fronte alla zona della diga, va anche notato che Isis resta capace di infiltrazioni profonde nel campo curdo con imboscate e camuffamenti.