Isis: cannonate su Sirte, armi chimiche in Iraq

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2015 - 17:05| Aggiornato il 14 Agosto 2015 OLTRE 6 MESI FA
Isis: cannonate su Sirte, armi chimiche in Iraq

Isis: cannonate su Sirte, armi chimiche in Iraq

ROMA – Colpi di cannone sui civili in Libia, armi chimiche nel nord dell’Iraq. L’Isis intensifica la sua offensiva bombardando a colpi di artiglieria un sobborgo di Sirte, nella Libia settentrionale. Secondo alcuni testimoni, citati da Al Arabiya, il bilancio dei bombardamenti è di almeno 30 civili uccisi.

Gli scontri sono scoppiati lunedì tra miliziani dei gruppi salafiti e quelli dell’Isis, dopo l’uccisione da parte dello Stato islamico del leader salafita Khaled Ben Rjab. Alle formazioni armate, riferiscono testimoni, si sono aggiunti decine di civili armati, decisi a cacciare l’Isis dalla città. Secondo la Associated Press, i morti nei combattimenti, da lunedì, sono stati almeno 46.

Allo stesso tempo l’Isis prosegue la sua offensiva anche in Iraq. Nel nord del Paese l’Isis avrebbe utilizzato armi chimiche contro i peshmerga. Lo scrive il tabloid Bild, citando un rapporto del ministero tedesco della Difesa indirizzato personalmente alla ministra Ursula von der Leyen, visionato anche da diversi ammiragli e generali dell’esercito di Berlino.

Secondo quanto ricostruito dagli addestratori tedeschi in missione nella regione, l’attacco si sarebbe ” verificato nel sesto settore del fronte curdo”, a ovest della città di Makhmour, 40 chilometri a sud-ovest di Erbil, nel Kurdistan iracheno.

Stando alle notizie raccolte, sarebbero feriti nell’attacco circa 60 guerriglieri curdi. Proprio in quella regione, al confine con l’area di conflitto tra peshmerga e Isis, i militari tedeschi addestrano le milizie curde all’uso delle armi arrivate dalla Germania. La notizia dell’attacco è giunta da un cosiddetto ‘elemento di sostegno’ del servizio di intelligence militare che si sarebbe incontrato con fonti irachene nella città di al-Kuwair. Da Baghdad è partito un team di esperti per indagare sull’accaduto. Stando al rapporto segreto, la cui esistenza è stata confermata da un portavoce del ministero, il contingente militare tedesco – ”che non è stato messo in pericolo dall’attacco” – non sarebbe stato allarmato.