Isis: i segreti della jihad nell’iPad del califfo tra sim, donne, passaparola…

di Ugo Caltagirone (Ansa)
Pubblicato il 9 Giugno 2015 - 01:29 OLTRE 6 MESI FA
Isis: i segreti della jihad nell'iPad del califfo tra sim, donne, passaparola...

Foto d’archivio

NEW YORK – La vita del califfo come nessuno l’ha mai conosciuta. I segreti del leader indiscusso dell’Isis, Abu Bakr al Bgahdadi, svelati dal materiale sequestrato dagli uomini della Delta Force. Quelli che lo scorso aprile nel corso di un blitz in Siria hanno ucciso Abu Sayyaf, uno dei massimi responsabili dello stato islamico, colui che ne gestiva le finanze. Le informazioni raccolte dai pc, dai tablet e dagli smartphone sequestrati nel covo jihadista – stando a quanto affermano fonti dell’amministrazione Obama al New York Times – si stanno rivelando più preziose di quanto immaginato. E hanno già permesso di individuare il nascondiglio di un altro capo dell’Isis, l’influente Abu Hamid, bersaglio di un raid aereo lo scorso 31 maggio nel corso del quale sarebbe rimasto ucciso. Anche se al momento non ci sono conferme ufficiali.

Non solo. I responsabili del Pentagono e dell’intelligence Usa sono riusciti a ricostruire il modo in cui l’organizzazione terroristica protegge il suo numero uno, che opera nascosto, trincerato, spesso spostandosi e cambiando nascondiglio. Ma che periodicamente – si scopre – nel suo quartier generale di Raqqa, in Siria, incontra gran parte delle autorità locali e degli emiri della regione. Incontri prima dei quali guardie fidatissime controllano gli ospiti, invitandoli a consegnare i propri telefonini o apparati elettronici che vengono così requisiti e spenti per evitare che i servizi Usa li possano individuare o intercettare.

Ma l’aspetto più sorprendente che emerge dal materiale e dalle carte sottratte dal commando della Delta Force è il ruolo centrale delle donne nell’Isis, soprattutto delle mogli dei vari leader. Compresa la moglie del leader maximo al Baghdadi. Il loro compito è soprattutto quello del passaparola, del passarsi a voce, di persona, informazioni dall’una all’altra e, poi, ai loro mariti. Questo in un grande sforzo volto ad evitare comunicazioni telefoniche o di altro tipo che possano essere intercettate da Cia o Nsa.

“Ogni giorno – spiegano al Dipartimento di Stato americano – il quadro diventa sempre più chiaro. Più chiari i contorni dell’organizzazione, più chiaro quanto sia sofisticata”. Intanto altre preziosissime informazioni sarebbero state carpite durante gli interrogatori della moglie di Abu Sayyaf, catturata nel corso del blitz in cui e’ rimasto ucciso il marito.