Isis, ostaggio Usa Kayla Mueller: testo dell’ultima lettera

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Febbraio 2015 - 01:18 OLTRE 6 MESI FA
Isis, ostaggio Usa Kayla Mueller: testo dell’ultima lettera

Kayla Mueller (Foto Ansa)

DAMASCO – Gli Stati Uniti piangono la loro giovane cooperante, Kayla Mueller, operatrice umanitaria di 26 anni rapita dall’Isis e uccisa in Siria. Nel suo caso, a differenza dell’Italia con Greta Marzullo e Simona Ramelli, Washington non ha voluto pagare. Il presidente Barack Obama ha ribadito che gli Usa non pagano riscatti. Anche se la polemica nel Paese è forte.

Prima di morire, durante la sua prigionia, Kayla aveva scritto una lettera ai familiari. Adesso quella lettera è stata pubblicata. Eccone il testo, tradotto da Viviana Mazza del Corriere della Sera. 

“Tutti,

se state ricevendo questa lettera significa che sono ancora prigioniera ma i miei compagni di cella (a partire dal 2 novembre 2014) sono stati rilasciati. Ho chiesto loro di contattarvi e di mandarvi questa lettera. E’ difficile sapere cosa dire.

Sappiate che sono in un luogo sicuro, completamente incolume e in buona salute (ho messo qualche chilo infatti); sono stata trattata con il massimo rispetto e gentilezza. Volevo scrivere a tutti voi una lettera piena di riflessioni (ma non sapevo se i miei compagni di cella sarebbero partiti nei prossimi giorni o nei prossimi mesi, il che ha ridotto il tempo a disposizione) ma soprattutto ho potuto solo scrivere la lettera un paragrafo per volta, perché soltanto pensare a voi mi fa scoppiare in lacrime.

Se posso dire di aver sofferto durante tutta questa esperienza è soltanto perché so quanto vi sto facendo soffrire; non vi chiederò mai di perdonarmi, perché non merito di essere perdonata.

Ricordo che la mamma mi diceva sempre che alla fin fine l’unica cosa che ci rimane davvero è Dio. Sono arrivata in un punto della mia esperienza in cui, nel vero senso della parola, mi sono arresa al nostro creatore perché letteralmente non c’è nessun altro… e grazie a Dio e alle vostre preghiere mi sono sentita teneramente cullata in caduta libera. Mi è stata mostrata l’oscurità e la luce e ho imparato che anche in prigione, si può essere liberi. Sono riconoscente.

Ho imparato a capire che c’è del buono in ogni situazione, a volte dobbiamo solo cercarlo. Prego ogni giorno che, se non altro, abbiate anche voi sentito una certa vicinanza e abbandono a Dio e abbiate formato un legame d’amore e supporto l’uno con l’altro…

Mi mancate tutti, come se fosse passato un decennio di separazione forzata. Ho avuto molte lunghe ore per pensare, per pensare a tutte le cose che farò con Lex, alla nostra prima gita di famiglia in campeggio, al primo incontro all’aeroporto. Ho avuto molte ore per pensare a come soltanto in vostra assenza sono riuscita finalmente a capire a 25 anni il mio posto nella vita.

Il dono che ciascuno di voi è per me + la persona che potrei o non potrei essere senza di voi nella mia vita, nella mia famiglia, come mio sostegno…. NON voglio che i negoziati per il mio rilascio siano una vostra incombenza. Se c’è un’alternativa, sceglietela, anche se ci volesse più tempo. Questo non avrebbe mai dovuto diventare un peso per voi. Ho chiesto a queste donne di aiutarvi: per favore chiedete il loro consiglio. Se non lo avete ancora fatto [CANCELLATURA] potete contattare [CANCELLATURA] che potrebbe avere una certa esperienza con queste persone.

Nessuno di noi poteva sapere che ci sarebbe voluto così tanto tempo, ma sappiate che sto anche lottando da questa parte nei modi in cui posso e ho ancora molta forza per lottare dentro di me. Non sto crollando e non cederò, non importa quanto ci vorrà.

Ho scritto una canzone, alcuni mesi fa, che dice: “La parte di me che duole di più è quella che spinge ad alzarmi dal letto, senza la vostra speranza non resterebbe nulla.…” Cioè, il pensiero del vostro dolore è la fonte anche del mio, ma allo stesso tempo la speranza che saremo di nuovo insieme è quello che mi dà forza.

Vi prego di essere pazienti, di offrire a Dio la vostra sofferenza. So che volete che io sia forte. Questo è esattamente quello che sto facendo. Non abbiate paura per me, continuate a pregare e anch’io lo farò e per volere di Dio saremo presto di nuovo insieme.

Con tutta me stessa,

Kayla”