Isis, sedicenne svedese liberata dai curdi in Iraq

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Febbraio 2016 - 10:38 OLTRE 6 MESI FA
Isis, sedicenne svedese liberata dai curdi in Iraq

Isis, sedicenne svedese liberata dai curdi in Iraq (Nella foto Marlin Stivani Nivarlain)

DAMASCO – Isis, sedicenne svedese liberata dai curdi. La ragazza, Marlin Stivani Nivarlain, originaria della cittadina svedese di Boras, era andata in Siria lo scorso maggio insieme al fidanzato, che seguiva la causa del cosiddetto Stato Islamico. I due avevano raggiunto Mosul, roccaforte di Daesh in Iraq, ma poi la ragazza aveva tentato di ribellarsi, invano. E adesso è stata liberata dalle forze curdo-irachene nel nord dell’Iraq.

Il racconto dell’operazione di “salvataggio” della giovane è stato fatto riferito dal governo autonomo di Erbil, città curda dell’Iraq, che ha diffuso alla stampa un comunicato e una foto della giovane ragazza.

Fonti curdo-irachena sentite dal Boras Tidning, il giornale del paese d’origine della ragazza, non escludono che la giovane sia stata liberata dietro al pagamento di un riscatto. Le autorità svedesi finora non hanno fornito conferme dei dettagli della vicenda ma rivelano di essere state informate l’estate scorsa del fatto che “un minore svedese si trovava in Siria”. E che erano in contatto con i familiari.

Secondo il quotidiano Boras Tidning il compagno della giovane si era recato in Siria per unirsi a “un gruppo legato ad Al Qaeda”. Questo escluderebbe che i due fossero sin dall’inizio diretti in un territorio dell‘Isis, bensì nelle regioni controllate dall‘ala siriana di Al Qaeda, rivale dello Stato islamico e presente nel nord e nord-ovest della Siria.

Altre fonti di stampa svedesi riferiscono che Marlin era incinta quando aveva lasciato Boras, dettaglio non confermato in maniera ufficiale, e aggiungono che la ragazza era stata catturata dall’Isis nell’agosto del 2015 a est della città siriana di Aleppo.

Media curdi affermano che la giovane era stati catturata dall’Isis in Siria e che da lì era stata portata a Mosul. Secondo Erbil, la giovane è stata messa in salvo dalle forze anti-terrorismo curde il 17 febbraio scorso in un’area tra Mosul e l’area controllata dalle milizie curdo-irachene. Sta bene e sta per tornare a casa.