Isis, Sharm el Sheik nel mirino del terrorismo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Novembre 2015 - 13:18 OLTRE 6 MESI FA
Isis, Sharm el Sheik nel mirino del terrorismo

Sharm el Sheik

IL CAIRO – Dopo Il Cairo e le piramidi di Luxor, ormai anche le spiagge di Sharm el Sheik non sono più un posto sicuro per i turisti occidentali. Come quelle della Tunisia, dove quest’estate a Sousse un commando di due soli uomini armati ha ucciso quasi trenta persone, per lo più turisti britannici e francesi.

Adesso, se le ipotesi che si fanno strada con più forza non verranno smentite, l’ombra del terrorismo potrebbe allungarsi anche su Sharm el Sheikh, una delle località del Mar Rosso più amate e note dai turisti europei. E soprattutto da quelli russi. 

Da quando, ormai più di un anno fa, la Farnesina ha messo in guardia sui possibili attentati in Egitto, molti italiani hanno preferito disertare il Paese di Abd-al Fattah Al Sisi. E proprio il capo di Stato, il generale musulmano laico che ha presto il potere dopo la destituzione di Mohammed Morsi, ha un ruolo nella destabilizzazione del Sinai, dando filo da torcere ai terroristi islamisti.

Da quando c’è lui, infatti, Isis e i gruppi ad Isis legati, come quelli che hanno rivendicato l’incidente aereo della Metrojet di sabato 31 ottobre, combattono ancora più violentemente nella penisola tra Africa e Asia. Per questo da tempo diversi Paesi come Gran Bretagna, Francia e Germania avevano proibito ai propri aerei di volare sotto una certa quota. Per questo dopo l’episodio di sabato Air France-Klm, Lufthansa ed Emirates hanno deciso di evitare il sorvolo di quella zona.

Ma le prime allerta erano stati emessi ormai più di un anno fa, nell’inverno del 2014. Non solo dall’Italia, ma anche dai Paesi Bassi e dalla Germania. Ormai, negli ultimi mesi, erano per lo più russi i turisti che si avventuravano vicino alle barriere coralline della costa egiziana. Ma questa tragedia, la peggior tragedia aerea della Russia, potrebbe ormai allontanare anche questi ultimi turisti.