Islam e sesso: "Il club delle mogli obbedienti" si allarga all'estero

Pubblicato il 24 Giugno 2011 - 16:03| Aggiornato il 4 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

BANGKOK – Il ''Club delle mogli obbedienti'', l'iniziativa di un gruppo islamico malaysiano secondo cui le donne possono prevenire le infedeltà coniugali appagando sessualmente i mariti, si sta consolidando in altri Paesi del Sud-est asiatico dopo il lancio avvenuto in Malaysia due settimane fa.

Nuove sezioni del circolo femminile sono state aperte nei giorni scorsi in Indonesia e in Thailandia, mentre il gruppo punta ad allargarsi a Singapore e conta una sezione già aperta anche in Giordania. Il gruppo della Malaysia comprende 800 membri, mentre in Indonesia è arrivato a quota 300.

''Un uomo sposato a una donna brava a letto come, o meglio di, una prostituta non ha motivo di tradire. Invece di lasciarlo peccare, una donna dovrebbe fare di tutto per assicurarsi che i desideri del marito siano soddisfatti'', aveva detto la vicepresidente Rohaya Mohamed lanciando il club in Malaysia.

Il club – per quanto sia in teoria aperto ad altre religioni – è nato su iniziativa di Global Ikhwan, un gruppo imprenditoriale fondato dallo stesso uomo una volta a capo del movimento islamico radicale Al-Arqam, messo al bando nel 1994 per i suoi insegnamenti religiosi ''deviati''. Due anni fa, il gruppo aveva lanciato un ''Club della poligamia'' che aveva trovato centinaia di adepti tra Malaysia e Indonesia.

Le ''Mogli obbedienti'' hanno suscitato un intenso dibattito sul femminismo nel Paese a maggioranza musulmana, dove molti gruppi per i diritti hanno accusato il club di degradare il ruolo delle donne.

D'altra parte, lo scopo di prevenire le infedeltà coniugali riflette la preoccupazione per la degradazione del tessuto sociale tradizionale; in Malaysia, tra i musulmani Malay che costituiscono il 60 per cento della popolazione, i casi di divorzio sono raddoppiati tra il 2002 e il 2009.