Islam. Poligamia al femminile? Autrice saudita citata in giudizio

Pubblicato il 16 Dicembre 2009 - 18:09 OLTRE 6 MESI FA

“Io e i miei quattro mariti”, si chiama così l’articolo di Nadin al Badir che apre al dibatto sulla poligamia al femminile nel mondo islamico. Da quel pezzo, pubblicato sul quotidiano egiziano, “al Masri al Youm”, si è accesa la polemica dei conservatori che l’hanno citata in giudizio.

«Perché le donne non possono avere più di un compagno di vita per i musulmani?», si chiede la giornalista saudita contro cui i benpensanti hanno già levato gli scudi.

«È una prerogativa riservata dalla legge islamica ai soli maschi per non mettere in dubbio la certezza della paternità e per non diffondere la corruzione sulla terra», spiegano alcuni islamici interpellati dalla tv satellitare al Arabiya.

Il deputato Khalid Fuad Hafez, vice presidente del partito del popolo democratico, dopo aver bollato l’idea come «istigazione alla prostituzione», ha fatto sapere di avere già presentato denuncia contro il giornale e la giornalista. Nulla cambia se si tratta di letteratura oppure finction televisivi, come nel caso di una nuova serie televisiva sullo stesso tema che deve ancora andare in onda da una tv satellitare egiziana.

Un gruppo di avvocati egiziani ha chiesto la soppressione delle riprese di una telenovela che ha come protagonista la nota star araba, Gada Abdul Razzaq: la storia racconta le vicessitudini di una donna “con quattro mariti” è in cerca del quinto.

«Idee del diavolo e malsane che vanno totalmente respinte», ha tuonato il docente di giurisprudenza religiosa comparata dell’Università al Azhar, Abdul Fattah Idris. Per il religioso, non si può fare la parodia della poligamia maschile «perché il matrimonio prulimo dell’uomo offre maggiori possibilità di matrimonio alle zitelle e le divorziate».

La diretta interessata, Nadin al Badir ha tagliato corto: «Speriamo solo che questo putiferio non sfoci in una guerra civile».