Alle 7 di domani riaprono i cieli del Nord Italia. Ue: “Da lunedì operativi metà dei voli”

Pubblicato il 18 Aprile 2010 - 21:30 OLTRE 6 MESI FA

Lo spazio aereo italiano riaprirà domani lunedì 19 aprile. Lo ha deciso l’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile, precisando che il via libera ai voli partirà dalle ore 7 della mattina.

La situazione dei cieli italiani sembra dunque migliorare. La decisione dell’Enac è stata presa in base al recente Bollettino «Met Office – Volcanic Ash Advisory Centres», sullo stato della nube vulcanica islandese, l’Ente nazionale dell’aviazione civile spiegava infatti già questa mattina che «la situazione sullo spazio aereo del Nord Italia ha registrato un netto miglioramento».

Il sottosegretario per gli Affari europei, Diego Lopez Garrido, parlando a nome della presidenza di turno spagnola della Ue ha detto che da «Lunedì metà dei voli sarà operativa in Europa perché la nube si sta muovendo verso Nord Est». Lo stesso giorno si svolgerà in videoconferenza la riunione straordinaria dei ministri dei Trasporti dei paesi Ue, richiesta del presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso per far fronte a «una situazione senza precedenti»

Dalla sede di Eurocontrol, a Burxelles, Garrido, insieme al commissario Ue ai Trasporti, Sim Kallas, ha spiegato che nella riunione straordinaria dei ministri dei trasporti dell’Unione Europea di lunedì 19 aprile bisognerà prendere «una decisione coordinata, basata non più solo su supposizioni teoriche ma su previsioni e valutazioni pratiche e concrete». Il presidente di turno dell’Ue ha detto che sono già stati effettuati diversi test da compagnie come Lufthansa, Klm, Air France. Secondo i risultati emersi «negli spazi aerei sorvolati non c’é stato alcun impatto della nube di cenere e nessuna conseguenza sui voli».

Intanto sembrano essere tre le direzioni su cui stanno lavorando in queste ore Eurocontrol, Commissione Ue e Stati membri, in vista della riunione di domani, come sottolineato dal commissario Kallas: prima di tutto il problema sicurezza, «la nostra priorità» sulla quale «non ci possono essere compromessi». Si lavora poi sul fronte delle conseguenze economiche del blocco dei cieli e sull’impatto che queste stanno avendo sulle compagnie aeree e sui settori collegati. Infine, cercare le soluzioni migliori per alleviare i disagi dei tantissimi passeggeri colpiti dal blocco degli scali.

Moltissimi viaggiatori stazionano infatti negli aeroporti bloccati ormai da oltre 26 ore. A Malpensa e a Fiumicino notte sulle brandine per centinaia di passeggeri. Migliaia i viaggiatori colpiti dai disagi. Intanto, la nube vulcanica potrebbe arrivare domenica sera in Toscana. L’Enav ha effettuato domenica mattina un volo di ricognizione per controllare direttamente lo stato delle aerovie italiane. In apertura della riunione del Comitato operativo, Guido Bertolaso ha ribadito che al momento «non ci sono rischi per la salute» dei cittadini. Il capo della Protezione civile ha aggiunto che l’obiettivo di tutte le istituzioni al tavolo è quello di «non paralizzare il traffico aereo italiano». Per questo, ha spiegato, è stata costituita un’unità di crisi composta da scienziati dell’Ingv per analizzare i modelli provenienti dall’Inghilterra sulla presenza delle ceneri nell’aria.

Intanto tutta l’Europa resta ancora sotto lo scacco della nube vulcanica islandese. I voli di tutte le compagnie continuano ad essere completamente o parzialmente bloccati. Dal 14 aprile ad oggi sono 63.000 i voli cancellati dall’inizio dell’eruzione in Islanda.