Flottiglia verso Gaza. Arrestati per furto militari israeliani: non solo uccisero 9 attivisti, ma li derubarono

Pubblicato il 19 Agosto 2010 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA

Almeno quattro militari israeliani sono stati arrestati in questi giorni nell’ambito delle indagini sul furto di computer e telefonini di attivisti filo-palestinesi che erano a bordo della flottiglia attaccata il 31 maggio scorso (con un bilancio di 9 attivisti turchi uccisi) mentre cercava di rompere il blocco della Striscia di Gaza. Lo rivela oggi l’edizione online del giornale Yediot Ahronot.

In manette sono finiti in particolare un tenente, comandante di una delle unità dei reparti d’elite intervenuti nel cruento abbordaggio, accusato dalla polizia militare israeliana di aver rubato fra 4 e 6 computer portatili, nonché un soldato – che lo avrebbe aiutato a piazzare parte del maltolto – e almeno altri due militari, coinvolti nell’acquisto della refurtiva.

I primi due sono in arresto, anche se le responsabilità del soldato (che secondo il suo legale avrebbe capito solo dopo la vendita d’aver avuto a che fare con materiale ricettato e che comunque ha raccontato tutto agli investigatori denunciando l’ufficiale) appaiono minori. Mentre gli altri sarebbero per ora in stato di fermo e sotto interrogatorio. L’indagine comunque è ancora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi, ha riferito al giornale una fonte della procura militare.

”L’inchiesta è appena agli inizi – ha detto la fonte -, ma se quello che sembra sarà provato si tratta di una vicenda imbarazzante e vergognosa. Questi soldati non comprendono il valore dell’uniforme che indossano”. Commenti improntati a sdegno e a preoccupazione per il proliferare di scandali nei ranghi delle Forze Armate sono riecheggiati intanto anche da parte di esponenti politici israeliani, soprattutto di opposizione.

Accuse di furti a bordo della flottiglia erano state avanzate dai reduci fin dal loro rilascio. Un’attivista italiana aveva denunciato anche l’uso della sua carta di credito avvenuto dopo che questa era stata confiscata con i suoi effetti personali dai militari.