Israele: il soldato il ragazzino e la baby pasionaria Tamimi

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Agosto 2015 - 14:33 OLTRE 6 MESI FA
Israele: il soldato, il ragazzino e la baby pasionaria Tamimi

Israele: il soldato, il ragazzino e la baby pasionaria Tamimi

GERUSALEMME – Con una mano imbraccia il mitra e con l’altra trattiene con la forza un ragazzino col braccio ingessato. Il soldato israeliano viene poi morso da una ragazzina palestinese accorsa in difesa del suo connazionale e i militari decidono di soprassedere sull’arresto del ragazzino, che era accusato di aver “lanciato sassi contro l’esercito“. Sono le immagini choc di un video divenuto virale sul web e conclusosi con l’arresto di Vittorio Fera, l’attivista italiano dell’Ism (il movimento di solidarietà internazionale pro Palestina) documentato da un altro controverso video finito in rete. Fera è stato poi rilasciato oggi, 31 agosto, su cauzione ma sulla dinamica dell’incidente insistono versioni contrastanti e non poche polemiche.

La vicenda si è svolta venerdì scorso nel corso di alcuni scontri a Nabi Saleh non distante da Ramallah in Cisgiordania. Secondo l’Ism, Fera sarebbe stato fermato mentre con ”un pacifico gruppo di dimostranti internazionali stava cercando di documentare l’attacco ad un ragazzino” palestinese, con un braccio ingessato, da parte di un soldato israeliano. Il militare, secondo l’esercito, doveva fermare il ragazzino per aver tirato sassi contro i soldati.

Ma c’è chi insinua che possa essersi trattato di una montatura. Lo stesso quotidiano britannico Daily Mail, che per primo ha pubblicato le foto e il video dell’arresto del ragazzino, ha espresso “dubbi” sull’autenticità della scena, accusando i palestinesi di aver orchestrato l’aggressione. Stando alle immagini circolate, al momento del tentato arresto del ragazzino, un gruppo di palestinesi, composto da diverse donne si sarebbe scagliato sul militare, aggredendolo.

La ragazzina di circa 15 anni che ha morso il soldato si chiama Ahmed Tamimi, definita nel 2012 la “piccola pasionaria” palestinese per essere stata ripresa mentre si lanciava a pugni chiusi contro una pattuglia israeliana in Cisgiordania. Ed è proprio la notorietà della piccola protagonista a destare maggiori sospetti. 

Scrive di lei il quotidiano la Stampa citando il Daily Mail: 

“È figlia di attivisti palestinesi nel villaggio di Nabi Saleh, in passato finiti in carcere per aver istigato i giovani a lanciare pietre contro i soldati e organizzare marce senza permesso”.

L’Esercito israeliano ha confermato che il ragazzino con il braccio rotto lanciava sassi contro i militari. Dopo l’intervento delle donne e della ragazzina, però i militari hanno “deciso di non procedere al fermo”. Insieme a Fera – ha spiegato l’Ism – è stato arrestato anche Mahmoud Tamimi, padre della ragazzina: ”Entrambi sono stati tenuti prigionieri in una jeep dell’esercito per quasi nove ore, prima di essere portati in una stazione di polizia”. ”Ogni venerdì – ha ricordato il Movimento – la gente di Nabi Saleh protesta contro una colonia illegale ebraica costruita su terra del villaggio”.