Saltato il viaggio in Egitto? Ecco come fare con i rimborsi

Pubblicato il 3 Febbraio 2011 - 15:49 OLTRE 6 MESI FA

Sharm El Sheik

ROMA – Se gennaio e febbraio sono i mesi più intensi per il turismo italiano in Egitto, in molti hanno dovuto rinunciare alla vacanza nel Paese dei faraoni, viste le rivolte di piazza del popolo anti-Mubarak e l’appello del ministero degli Esteri a rinunciare alle partenze.

In una situazione come questa, dove Il Cairo è al centro di una crisi politica, “chi ha prenotato un viaggio in Egitto in questo periodo, può recedere dal contratto senza pagare alcuna penale”.

A spiegarlo è Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC): “Lo stato di emergenza in cui versa l’Egitto è un fatto non imputabile al consumatore il quale, come previsto dal Codice del Consumo, può quindi liberamente scegliere di: – usufruire di un altro pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore senza dover corrispondere alcun supplemento di prezzo; – usufruire di un altro pacchetto qualitativamente inferiore previa restituzione della differenza del prezzo; – richiedere il rimborso della somma di denaro già versata che dovrà essere corrisposta dall’operatore turistico entro 7 giorni lavorativi e senza l’addebito di alcuna penale”.

“Consigliamo quindi a tutti coloro che volessero annullare il proprio viaggio -conclude Dona- di provvedere tempestivamente a darne comunicazione scritta al tour operator/agenzia di viaggio (meglio se a mezzo raccomandata a.r.), indicando chiaramente una delle suddette richieste”, ha aggiunto.

Sharm El Sheik, Marsa Alam e Hurghada come tante altre località del Mar Rosso ricevono normalmente circa 800 mila visitatori all’anno e questo è il periodo di picco.

Carlo Gloria, responsabile comunicazione della compagnia Meridiana, che ha molte delle tratte dei charter verso l’Egitto ha chiarito all’Arena: «Sul Mar Rosso, la situazione è sotto controllo. All’aeroporto del Cairo il traffico aereo prosegue regolare. Restiamo in contatto continuo con la Farnesina e con il consolato a Sharm; monitoriamo la situazione. Nelle ultime ore, a Sharm, il numero dei militari è aumentato, ma non si sono verificate tensioni evidenti. E ricordiamo che, dopo i grandi attentati in Egitto, la presenza dell’esercito è una costante».

Secondo quanto ha spiegato l’organizzazione che raggruppa circa 5 mila imprese turistiche, la Fiavet, tramite la presidente Cinzia Renzi, per chi ha deciso di rinunciare ai viaggi già prenotati fintanto che resterà in vigore il ‘warning’ della Farnesina (il livello di attenzione) che sconsiglia i viaggi nel Paese, c’è il diritto al rimborso: i turisti possono chiedere di essere rimborsati totalmente o, in alternativa, di avere un voucher da utilizzare in futuro o, ancora, di chiedere una destinazione sostitutiva ma alla propria agenzia di viaggi: «Ovviamente il diritto al rimborso varrà finché resterà in vigore l’indicazione» del Ministero degli Esteri che sconsiglia i viaggi nel Paese».