Jimmy Hoffa, sindacalista scomparso 40 anni fa: “Ucciso da Irishman”

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Agosto 2016 - 06:40| Aggiornato il 20 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

DETROIT – A uccidere Jimmy Hoffa, il sindacalista americano scomparso in un ristorante di Detroit quarant’anni fa e mai più ritrovato, fu Frank Sheeran, mafioso e amico di Hoffa, morto nel 2003 a 83 anni. Ne è convinto l’anchorman della Fox Eric Shawn, che già nel 2004 ebbe un ruolo determinante nel lanciare un’inchiesta. A suo dire le prove sarebbero evidenti.

Seguendo le istruzioni date dallo stesso Frank Sheeran – che uccise il suo caro amico Hoffa con due colpi alla testa – Shawn, insieme a un team forense, si diresse nella casa in Michigan, in cui Sheeran disse di aver ucciso Hoffa, per sollevare una parte di pavimento.

Grazie al Luminol, la scientifica scoprì macchie di sangue vecchie di anni, che corrispondevano alle stesse nel racconto di Sheeran, che aveva finalmente confessato nel tentativo di un’assoluzione prima di morire.

Hoffa fu fondatore e leader dell’International Brotherhood of Teamsters. La complicità con il mondo della mafia lo fece finire in carcere per corruzione nel 1964, con una condanna di 15 anni. Hoffa scontò solo sette dei quindici anni in carcere, dopo che l’allora presidente Richard Nixon gli riconobbe la non partecipazione attiva nella mafia da almeno 10 anni.

Dopo la sparizione, la macchina di Hoffa venne trovata abbandonata fuori da un ristorante di Detroit e da allora non se ne ebbero più tracce. Sembra che al ristorante Hoffa fu portato proprio dal suo caro amico Sheeran, che, insieme ad altre due persone, lo invitò a mangiare con loro per discutere di un incontro. Subito dopo, venne portato nella casa del Michigan, dove Sheeran gli sparò due colpi alla testa.

Charlie Brandt, avvocato di Sheeran, che ha scritto un libro sulla vita del suo assistito, racconta: “E’ vero, Hoffa era un amico di Sheeran, ma non poteva non ascoltare gli ordini. Se non gli avesse sparato, sarebbe morto lui stesso per mano della mafia. Lo stesso Sheeran, in seguito, mi confidò che la mafia era arrabbiata con Hoffa, che non aveva mostrato abbastanza gratitudine per i fatti di Dallas. Capii allora che stava parlando dell’assassinio del presidente Kennedy. C’erano sempre state, infatti, voci di corridoio che ritenevano che il killer, Lee Harvey Oswald, non avesse agito da solo ma guidato dalla mafia”.

Presto il libro diverrà un film, The Irishman per la regia di Martin Scorsese, in cui Sheeran detto appunto “l’irlandese” sarà interpretato da Robert de Niro.