Kenya, al Shabaab minaccia nuovi “bagni di sangue”: “Niente vi salverà”

Mohamed Mohamud Kuno

NAIROBI  – Il gruppo islamista Al Shabaab minaccia ancora il Kenya: dopo la strage nel campus universitario di Garissa, costata la vita a 150 studenti, gli jihadisti somali hanno annunciato nuovi attacchi nel Paese.

“Nessuna precauzione o misura di sicurezza sarà in grado di garantire la vostra sicurezza, di sventare un altro attacco o di prevenire un altro bagno di sangue nelle vostre città”, recita una dichiarazione del gruppo Al Shabaab, legato ad Al Qaeda, inviata all’agenzia Reuters via email. E poi: nelle città “scorrerà il rosso del sangue”.

“La guerra sarà lunga e terribile. Voi, i kenyani, sarete le prime vittime”, prosegue il messaggio dei jihadisti somali legati ad al Qaida, pubblicato su siti web legati al gruppo e postato anche su Twitter.

I fondamentalisti hanno affermato che la strage è una ritorsione ai raid compiuti dalle truppe di Nairobi in Somalia nell’ambito dell’operazione dell’Unione Africana.

Le autorità kenyote sono convinte che dietro gli annunci ci sia la mano di Mohamed Mohamud Kuno, conosciuto anche come Dulyadin e Gamadhere. Kuno è un ex operatore umanitario del Kenya che ha insegnato e avuto funzioni di direttore in una scuola teologica proprio a Garissa, l’istituto Madrasa Najah, prima di unirsi alle milizie islamiche somale.