La madre di Satana: l’esplosivo dell’Isis in Europa è sempre lo stesso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Maggio 2017 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA
La madre di Satana: l'esplosivo dell'Isis in Europa è sempre lo stesso

La madre di Satana: l’esplosivo dell’Isis in Europa è sempre lo stesso

MANCHESTER – L’esplosivo preferito dagli artificieri dell’Isis è la madre di Satana. Un ordigno che equivale a una firma. Utilizzato a Manchester per uccidere 22 persone al concerto di Ariana Grande. L’esplosivo usato da Salman Abedi, 22 anni, il kamikaze figlio di ex rifugiati politici libici, è stato infatti il famigerato Tapt: la cosiddetta bomba all’acetone, divenuta in questi anni una sorta di simbolo di morte di adepti e simpatizzanti dell’Isis in giro per l’Europa, da Parigi a Bruxelles. La rivelazione arriva ancora una volta dagli Usa, nell’ennesimo leak “sfuggito” all’intelligence di Washington in barba alla collera di Londra.

Come è fatta la bomba? In questi anni l’Isis ha imitato chi l’ha preceduto, la miscela è infatti nata nei primi anni ’90 dopo gli esperimenti di un palestinese, quindi è stata testata nei campi d’addestramento afghani all’epoca di Osama, poi la formula ha “viaggiato” nascosta in Cd Rom, file criptati, fino in Occidente, diventando la prima scelta. E’ possibile metterla a punto con ingredienti che si acquistano su mercato civile come acetone, acqua ossigenata, acidi. A volte ci sono delle varianti ma la “base” della Tatp è di solito questa. E il suo successo sinistro è dimostrato da quante volte è stata impiegata in questi anni.

Londra, Boston, Parigi, Bruxelles, Manchester. La madre di Satana è sempre apparsa per creare morte. Spesso “composta” quasi sul momento, nel bagno di un appartamento. Letali per esempio i borsoni-bomba fatti detonare all’aeroporto di Bruxelles, riempiti di Tatp spazzano via decine di vite. Nel luglio 2016 l’attentatore suicida di Ansbach, Germania, ne ha uno simile. Scenario che si è ripetuto a Manchester. Per gli esperti il militante che ha preparato lo zaino era molto esperto ed ha messo a punto un ordigno sofisticato, con l’ormai consueta dotazione di “proiettili”, bulloni-chiodi che hanno mutilato, ferito, ucciso.