La prima volta della figlia di Obama in campeggio, previste lacrime da separazione

Pubblicato il 16 Luglio 2010 - 21:05 OLTRE 6 MESI FA

E’ un rito di passaggio per le famiglie americane: la prima volta al ‘summer camp’. Un rito fatto di lettini a castello in capanne di legno senza aria condizionata, giochi da scout e sport all’aria aperta, tante, ma tante zanzare. Di risate, canzoni e ‘marshmellows’ arrostiti la sera davanti al fuoco. E anche di lacrime.

Lacrime da separazione: come quelle che, come milioni di genitori americani, spargerà anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama quando quest’estate affiderà la figlia Malia a un ‘campo estivo’ per un intero mese. Sarà la prima volta per la ‘Prima Famiglia’. Malia, la ragazzina aggraziata che ha intenerito gli americani con la sorella minore Sasha durante la campagna elettorale, si è trasformata in una pre-adolescente spilungona in un anno e mezzo di Casa Bianca.

 ”Non abbiamo ancora deciso cosa fare quest’estate”, ha detto Obama alla Nbc: ”Un mese intero sarà preso dal fatto che Malia partirà per il camp, una cosa che non ha mai fatto prima….E a me scapperà qualche lacrimà, ha aggiunto il presidente, illuminandosi in un sorriso. Malia ha 12 anni.

La Casa Bianca non ha rivelato dove la primogenita degli Obama farà il campeggio estivo: molti ‘summer camp’ negli Stati Uniti sono annidati nei boschi del New England, sulle rive di pittoreschi laghi e comunque immersi nella natura. La ‘Prima Famiglia’ andrà in Maine per un’assaggio di vacanza questo fine settimana ed è possibile che Malia venga lasciata in un ‘camp’ in quello stato.

In ogni caso per la figlia di Obama e per i suoi compagni di ‘avventure estive’ l’esperienza sarà in parte guastata dalla presenza del Secret Service, le guardie del corpo presidenziali, che vigilano notte e giorno sull’incolumità dell’inquilino della Casa Bianca e dei suoi cari. Obama ha un rapporto strettissimo con le figlie. Il presidente americano è cresciuto senza padre, che lo ha abbandonato quando aveva appena due anni, e ama ripetere che, pur essendo al timone della nazione più potente della terra, fare il papà è il mestiere più importante della sua vita: ”Sono stato avvocato, professore, senatore e adesso presidente degli Stati Uniti, ma senza ombra di esitazione posso dire che il mestiere più difficile, gratificante e importante della mia vita sulla terra sarà quello di essere stato il papà di Sasha e Malia”.