La telefonata Schettino-De Falco in tv in Giappone: "Soliti italiani"

Pubblicato il 18 Gennaio 2012 - 16:08 OLTRE 6 MESI FA

TOKYO, 18 GEN – A chi ha avuto oggi occasione di guardare i principali network tv nipponici, pubblici e privati, non sono sfuggite le telefonate tra il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, e il capo della sezione operativa della Capitaneria di porto di Livorno, Gregorio De Falco, con i suoi disperati e fermi richiami al 'dovere' verso le migliaia di passeggeri sulla supernave.

Dai primi talk show del mattino, l'audio delle conversazioni, con tanto di sottotitoli (tranne che per la parola finale dello sfogo ''torni a bordo, cazzo!'', intraducibile in giapponese), sono andati in onda tra stupore e incredulita' trasformando una vicenda tragica in una sorta di 'tormentone'. ''Un disastro incomprensibile e una condotta terribile tenuta da questo capitano'', ha commentato, ad esempio, il popolare conduttore Mino Monta, in un programma sulla Tbs, dove un esperto legale ha anche chiarito i doveri previsti dal codice nautico italiano. Nippon Tv ha contato in 18 volte l'ordine ''torni/vada a bordo'' impartito da De Falco, puntualmente disatteso. Quindi, dopo l'aggiornata ricostruzione della dinamica dell'incidente e la telefonata del comandante campano alla mamma, la conclusione: ''come e' riuscito Schettino a diventare capitano'', si e' chiesto Ujihara Narifumi, altro viso familiare al pubblico del piccolo schermo in Giappone.

Aggiornamenti sui lavori di soccorso all'isola del Giglio sono andati in onda per tutta la giornata sugli altri principali network tv, dalla 'istituzionale' e pubblica Nhk, a Tv Asahi e Fuji Tv, principale tra i canali commerciali. ''Una telefonata spaventosa e una condotta irresponsabile, almeno il comandante, un gran bugiardo, abbia il coraggio di chiedere scusa'', e' uno dei commenti postati da un anonimo sul blog 'gizmodojapan', mentre sulla piattaforma di discussione di Yahoo Japan!, tra le piu' 'trafficate' nel Sol Levante, sono comparsi anche alcuni messaggi brevi quanto chiari e poco lusinghieri: ''i soliti italiani'.