Lamolinara, gli amici di Gattinara in fila per dargli l'ultimo saluto

Pubblicato il 11 Marzo 2012 - 16:08 OLTRE 6 MESI FA

GATTINARA (VERCELLI) – Franco Lamolinara aveva davvero molte persone che gli volevano bene nel suo paese, Gattinara, in Provincia di Vercelli. Lo confermano, con la loro emozione, le decine e decine di persone che, in fila, attendono davanti al municipio per dargli l'ultimo saluto nella camera ardente allestita dal Comune, e lo confermano gli amici piu' stretti, mobilitati oggi per il saluto di Gattinara al 'suo' Franco.

Hanno preparato la camera ardente, organizzato e coordinato tutto perche' ogni cosa si svolga nel silenzio e nel rispetto del dolore della moglie Anna e dei figli. Alcuni di loro hanno fascia gialla al braccio. Gialla perche' questo era il colore preferito di Franco (domani ai funerali ci saranno infatti bouquet di fiori gialli) e perche' giallo e' il colore di riferimento della ''tabina'' di Franco Lamolinara.

Le ''tabine'' – spiegano in paese – sono una tradizione tutta locale, vecchia di almeno un secolo. Sono delle ''tane'', appartamentini affittati da gruppi di amici, generalmente coscritti, che li' si trovano soprattutto il sabato per giocare a carte, bere in compagnia, e altre cose del genere. Chi entra in una 'tabina' da giovane, generalmente non la lascia piu' per il resto della vita.

Anche Franco aveva la sua 'tabina' e saranno gli amici della sua 'tabina' che domani porteranno il feretro. ''Stiamo organizzando la cosa – dice un amico della 'tabina' di Lamolinara – vogliamo capire solo se ce la sentiamo tutti di farlo, non vorremmo che l'emozione giocasse un brutto scherzo a qualcuno di noi''. Franco non era neppure l'unico della sua 'tabina' e del suo cerchio di amici a essere andato a cercare fortuna in Africa. A Gattinara sono molti i tecnici e gli operai specializzati ad avere fatto questa scelta in passato. E ora chi e' ancora in Nigeria ha paura.

I Lamolinara hanno passato molti anni insieme in Africa; anche Anna e' stata in Nigeria per anni accanto al marito. E suo figlio Mattia ha passato 4-5 anni in quel paese. Ora pero' quell'Africa meta di italiani capaci e con la voglia di lavorare, anche a costo di tanti sacrifici, sembra, vista da Gattinara, un po' piu' ostile.