Diamanti sporchi: il capo della fondazione di Mandela conferma la versione di Naomi

Pubblicato il 6 Agosto 2010 - 16:28 OLTRE 6 MESI FA

Naomi Campbell davanti ai giudici

Il capo della fondazione per l’infanzia di Nelson Mandela, Jeremy Ractliffe, ha ammesso di aver ricevuto dalla modella Naomi Campbell dei “diamanti insanguinati”. Tre pietre grezze e di piccole dimensioni, per la precisione. L’uomo ha ammesso di averle tenute con sé per proteggere la reputazione della Campbell, di Mandela e della fondazione e di aver consegnato le pietre alla polizia sudafricana solo di recente. Una circostanza, quest’ultima, confermata anche dalla polizia.

La dichiarazione di Ratcliff  dà valore quindi a quanto sostenuto ieri dalla modella inglese e parzialmente smentito, invece, dalle dichiarazioni dell’attrice Mia Farrow e dell’agente di modelle Carole White.

Ci sono quindi ”differenze significative” tra le dichiarazioni di Naomi Campbell e quelle della Farrow e di Carole White sui diamanti che la modella ha ricevuto in regalo in Sudafrica nel settembre del 1997, dopo una cena da Nelson Mandela alla quale era presente anche l’allora presidente della Liberia Charles Taylor.

A denunciare le incongruenze del racconto fornito dalla Campbell, durante le due ore di deposizione davanti al tribunale speciale per la Sierra Leone, ieri all’Aja, è il procuratore Brenda Hollis, che sta cercando di dimostrare che Taylor ha foraggiato la guerra civile in Sierra Leone in cambio del controllo sulle miniere di diamanti. Già ieri la Hollis ha cercato di mettere sotto accusa per falsa testimonianza la top model.

”Signorina Campbell, è corretto dire che il suo racconto oggi non è completamente vero a causa della sua paura per Charles Taylor?”, ha chiesto la Hollis poco prima di porre fine all’interrogatorio. Il tentativo di screditare la Campbell ha sollevato le proteste della difesa di Taylor e del giudice Julia Sebuntinde. Il procuratore ha quindi chiesto al tribunale di non considerare la Campbell una testimone dell’accusa. Oggi la Hollis nota che esistono ”differenze significative” tra il racconto della Campbell e le dichiarazioni della Farrow e e della White, riferite dalla difesa di Taylor.

”Spetterà ai giudici determinare la credibilità” del racconto della Campbell, afferma il procuratore, evitando altri commenti. Nonostante i dubbi della procura, che ritenendo importante la sua deposizione aveva obbligato la super modella a presentarsi davanti alla Corte, il racconto fatto da Naomi sulla destinazione delle ”piccole pietre che sembravano sporche”, portatele di notte in dono da due emissari sconosciuti, è stato oggi confermato da Jeremy Ratcliffe.

La polizia sud africana ha confermato di avere ricevuto da Ratcliffe le piccole pietre, che ora saranno esaminate da un ente diamantifero per individuarne la provenienza. La fondazione Mandela aveva ieri negato di avere ricevuto in beneficenza diamanti dalla Campbell. Oggi Ratcliffe ha spiegato di avere conservato i diamanti sporchi per non coinvolgere in attività illegali la fondazione e la stessa modella. Possedere o commerciare ‘diamanti insanguinati’ è infatti considerato un reato in Sudafrica.

Ratcliffe si è anche dichiarato disponibile a presentarsi alla Corte dell’Aja. Lunedi’ i giudici ascolteranno le versioni di Carole White e dell’attrice Mia Farrow. Le divergenze riguardano l’origine del regalo: secondo la White, sua ex agente, la Campbell sapeva che a donarle i diamanti grezzi era stato Taylor, con il quale avrebbe flirtato tutta la sera. Per queste dichiarazioni, la White è stata denunciata dalla top model. La Farrow e’ stata la prima a parlare dei ‘diamanti di sangue’ ricevuti in regalo dalla super modella. ”Non ti dimentichi facilmente quando una ragazza ti dice di avere ricevuto in dono una grossa pietra”, ha rivelato l’ex compagna di Woody Allen. Secondo Naomi, invece, le pietre erano tre, ”molto piccole e sporche”.