Libia: i due giorni di caos nell’aeroporto di Tripoli

Pubblicato il 24 Febbraio 2011 - 15:09 OLTRE 6 MESI FA

TRIPOLI – La situazione all’aeroporto di Tripoli è stata ”caotica” tra il 21 e il 22 febbraio. Migliaia di persone, sono rimaste stipate in aeroporto senza contatti né informazioni.”C’erano pure molti arabi, turchi, egiziani, tuinisini che cercavano di rientrare. Nella calca, cominciavano ad arrabbiarsi, litigare” ha raccontato al Corriere della Sera una ragazza italiana.

L’aeroporto era un boato assordante di voci, mentre molti passeggeri si battevano per salire a bordo. Racconta all’agenzia AFP il comandante di volo maltese Philip Apap Bologna, che ha fatto diversi scali nella capitale libica per riportare a casa i suoi connazionali: ”La situazione è caotica e dei passeggeri si battono per salire sugli aerei. La confusione regna sovrana, perché  le forze di sicurezza libanesi non lasciano entrare nel terminal la gente che non dispone di un biglietto aereo”.

”Ci hanno ordinato di non scendere dal velivolo, ma io sono andato nel terminal, per appurare se ci fossero dei maltesi. Eravamo a Tripoli per riportare a Malta il maggior numero di compatrioti, cosa che abbiamo fatto”, ha aggiunto.

L’esposioni all’interno dell’aeroporto in questi due giorni di assedio non si sentivano malgrado lo scalo, all’esterno, fuori assediato. Difficile era anche fare foto dato che i poliziotti in borghese strappavano di mano le macchine fotografiche. Alcune foto le pubblica oggi il Corriere della Sera (vedi link sotto), altre sono visibili qui di seguito: