Libia, raid Nato: Gheddafi invia messaggio a Obama
TRIPOLI – Il leader libico Muammar Gheddafi ha inviato un messaggio al presidente degli Stati Uniti Barack Obama “in seguito all’uscita dell’America dall’alleanza coloniale dei crociati contro la Libia”. Lo riferisce l’agenzia ufficiale libica Jana senza fornire ulteriori dettagli.
Intanto la conduzione di raid aerei mirati contro gli obiettivi militari di Gheddafi “è diventata più difficile” a causa dell’utilizzo di civili come scudi umani, in particolare nella città di Misurata. Lo afferma la Nato, replicando alla critiche dei ribelli che l’accusano di agire troppo lentamente e di lasciar morire la popolazione di Misurata, sotto assedio. Le forze del regime libico “stanno cambiando tattica, usando veicoli civili e nascondendo i carri armati in città come Misurata. Inoltre, usano scudi umani per la loro protezione. Ciò rende più difficile colpire i target”.
È l’allarme lanciato da Oana Lungescu, portavoce Nato. La coalizione “resta vigile per evitare vittime civili”, dice. “Il nostro mandato Onu è la protezione dei civili da attacchi e da minacce di attacchi. Noi rispetteremo pienamente questo mandato”, ha assicurato la portavoce. Martedì la Nato ha riferito che ad oggi il 30% della capacità militare di Gheddafi è stata distrutta dagli attacchi aerei contro la Libia. In serata, i ribelli hanno accusato l’Alleanza di avere lasciato al suo destino Misurata, la terza città della Libia, che da 40 giorni è assediata dai fedeli di Gheddafi. La Nato ha replicato che la protezione di Misurata e della sua popolazione civile “è la priorità numero uno”.
Anzi, la Nato ha affermato di essere pronta “a fare tutto il necessario per proteggere i civili” di Misurata, rispondendo così all’accusa dei ribelli libici che hanno lamentato come l’inazione dell’alleanza stia “facendo morire” gli abitanti della terza città della Libia circondata dalle truppe di Gheddafi. “La Nato – ha detto la portavoce aggiunta dell’alleanza, Carmen Romero – ha un mandato molto chiaro e farà di tutto per proteggere i civili”. Misurata è la nostra priorità numero uno, ha proseguito la signora Romero riprendendo quanto detto martedì dal capo militare dell’alleanza Mark van Uhm.