L’Isola della Réunion non è più un paradiso terrestre: troppi squali e divieto categorico di nuoto e surf

di Caterina Galloni
Pubblicato il 16 Maggio 2021 - 10:00 OLTRE 6 MESI FA
L'Isola della Réunion non è più un paradiso terrestre: troppi squali e divieto categorico di nuoto e surf

L’Isola della Réunion non è più un paradiso terrestre: troppi squali e divieto categorico di nuoto e surf (foto Ansa)

L’Isola della Réunion, paradiso nell’Oceano Indiano, è troppo infestata dagli squali. Così, per timore di eventuali attacchi, attualmente è ancora vietato praticare nuoto e surf.

Gli squali che si aggirano nelle acque al largo dell’isola della Réunion, vicino alla costa del Madagascar, negli ultimi dieci anni hanno ucciso undici persone.

L’Isola della Réunion ha il più alto tasso al mondo di attacchi mortali di squali 

Il territorio francese ha il più alto tasso al mondo di attacchi mortali di squali. Con tre morti per milione di abitanti, più del triplo del Sud Africa. E ancora di più degli Stati Uniti e dell’Australia. Gli squali toro, raggiungono i tre metri e sono in via d’estinzione. Essi possono vivere sia in acqua salata che in acqua dolce. E sarebbero responsabili del 90% dei decessi umani.

Dal 2013, il surf e il nuoto sono stati vietati al di fuori della laguna corallina relativamente sicura dell’isola, a causa dei timori di attacchi. Secondo quanto riportato da 9News, lo scienziato Erwann Lagabrielle ha deciso di capire perché le acque intorno alla Réunion siano così pericolose. La sua ricerca mostra che dagli anni ’80 la probabilità di essere attaccati da uno squalo alla Riunione è aumentata “di 23 volte”.

E’ stato spinto a esaminare la situazione dopo aver visto, nel 2015, un amico attaccato da uno squalo toro di due metri. “E’ stato un film dell’orrore”, ha raccontato Lagabrielle. Mentre gli amici nuotavano a Saint-Leu, aveva visto l’amico Rodolphe Arriéguy attaccato a soli 20 metri di distanza. “L’acqua era schiuma bianca, poi il bianco è diventato rosa e il rosa è diventato rosso. “Ho nuotato verso il mio amico e quella è stata la cosa più importante: stavo nuotando contro il mio istinto”.

Lagabrielle ha scoperto che l’amico era stato morso al braccio e ha realizzato un laccio emostatico improvvisato con il guinzaglio della tavola da surf. Una volta fermata l’emorragia, lo ha portato a riva. L’amico, 45 anni, è sopravvissuto all’attacco, ma ha perso il braccio. “La domanda è cosa può spiegare questo aumento.

“È dovuto a un accrescimento della popolazione di squali o un cambiamento nel loro comportamento? “Ciò può essere spiegato da altri fattori come il cambiamento della temperatura dell’acqua, la pesca preventiva agli squali”.

Alcune teorie ipotizzano che il vulcano attivo Piton de la Fournaise potrebbe attirare gli squali.

Perché ci sono così tanti squali toro?

L’ecologo marino Michael Heithaus ritiene che gli squali toro potrebbero trarre vantaggio dalle acque torbide causate dai sedimenti vulcanici che scendono lungo i pendii.

Il governo dell’isola della Réunion ha tentato di adottare delle misure come abbattimenti e investimenti in studi anti-squalo. Nel 2020 sono stati rilevati 57 attacchi di squali di cui 10 sono stati letali.