Madre Teresa di Calcutta “non era una santa”: soldi, dittatori….

di Gianluca Pace
Pubblicato il 4 Marzo 2013 - 15:02| Aggiornato il 6 Novembre 2017 OLTRE 6 MESI FA
madre-teresa-calcutta

Madre Teresa di Calcutta

ROMA – Madre Teresa di Calcutta,  fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità, premio Nobel per la pace nel 1979 e proclamata beata nel 2003 da Giovanni Paolo II era davvero soltanto una santa dedita alla cura dei malati e all’accoglienza dei poveri oppure c’è ancora qualcosa da studiare e approfondire nella sua vita?

Serge Larivie e Genevieve Chenard hanno pubblicato uno studio su un giornale specializzato in Storia delle religioni per provare ad indagare nella vita di Madre Teresa di Calcutta. 

“Mentre raccoglievo documenti per un seminario sull’etica – afferma Serge Larivie – ho iniziato a studiare le opere e la vita di Madre Teresa di Calcutta. Le descrizioni e le opere su di lei erano così entusiaste che abbiamo deciso di approfondire le ricerche. Dopo aver raccolto e studiato oltre 300 documenti sulla sua vita abbiamo concluso che molte questioni non sono state prese in considerazione dal Vaticano”.

“Tra i tanti temi dubbi – continua Larivie – le posizioni di Madre Teresa sulla cura dei malati, i suoi contatti politici discutibili, la gestione quantomeno sospetta di ingenti somme di denaro e le sue opinioni dogmatiche su aborto, contraccezione e divorzio”.

“Quando morì, Madre Tersa aveva aperto circa 517 missioni di accoglienza per i poveri e malati in più di 100 paesi – prosegue Larivie – In queste casa i medici hanno riscontrato mancanza di igiene, mancanza di cibo, di antidolorifici e di condizioni idonee per la cura di malati”. Di certo, però, prosegue il The Daily Mail “non mancava il denaro visto che la fondazione di Madre Teresa ha raccolto centinaia di milioni di sterline”.

A far discutere anche i suoi discutibile contatti politici “come quando accettò la Legione d’onore e una borsa di studio dalla dittatura Duvalier ad Haiti”

“Ci si dovrebbe chiedere  dove sono finiti molti milioni di dollari che sarebbero dovuti finire per i più poveri. La sua immagine ha ispirato molti volontari creando un sentimento positivo – conclude Larivie – ma forse l’analisi e la copertura dei media su Madre Teresa sarebbe dovuta essere più completa”