Spice, la marijuana “legale”: l’erba che non è cannabis

Pubblicato il 7 Giugno 2011 - 00:43 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – Il governo non ha “diritto di disciplinare euforia e divertimento”: così negli Stati Uniti è partita la lotta per difendere l’erba che non è “marija”. Si chiama Spice, K2 ed è simile al Potpourri e nei licei americani va a ruba perché riproduce l’effetto della cannabis, ma è legale a tutti gli effetti.

Chi ne fa uso non ha problemi: non appare alcuna traccia nei test anti-droga e per averla non servono giri di spacciatori più o meno fidati. Si trova nelle drogherie specializzate e nelle stazioni di servizio alla modica cifra che oscilla tra i 15 e gli 85 dollari.

“Vorrei chiedere al governo cosa c’è di sbagliato nel trovare un po’ di sballo ed euforia e perché va regolamentato”, ha detto alla Abc Dan Francis, direttore esecutivo di The Retail Compliance Association, un gruppo commerciale che rappresenta tutti i negozi che si sono lanciati nel commercio di queste sostanze chimiche.

I medici e il governo federale però sono convinti che non faccia bene, anzi l’erba chimica che riproduce gli effetti del THC (il principio attivo della cannabis) secondo loro può avere dannosi effetti collaterali proprio a causa delle sostanze che vengono spruzzate sopra.