Marilyn Monroe e la telefonata a JfK prima di morire

di Caterina Galloni
Pubblicato il 11 Agosto 2020 - 06:30 OLTRE 6 MESI FA
marilyn monroe, foto ansa

Marilyn Monroe (nella foto Ansa) e la telefona a JfK prima di morire

Marilyn Monroe è morta stringendo la cornetta del telefono, sul letto c’era un pezzo di carta spiegazzato. Un numero della Casa Bianca.

Marilyn Monroe, l’ultima persona che aveva chiamato era John Kennedy con cui sembra avesse avuto una liason.

Sembra che Thad Brown, capo degli investigatori di Los Angeles, abbia detto che il suo assistente aveva trovato un foglietto tra le lenzuola di Marilyn: “È stato stabilito che poco prima di morire aveva chiamato John Kennedy”.

Marilyn Monroe icona senza tempo

La bellissima Marilyn, icona senza tempo, quando il 4 agosto 1962 fu trovata morta, nuda, nella sua abitazione di Brentwood, a Los Angeles, aveva solo 36 anni.

L’autopsia disse che era overdose di barbiturici. Ma immediatamente nacque l’ipotesi che fosse rimasta vittima di un complotto. Si diceva che la sua morte fosse addirittura collegata allo scandalo delle relazioni con il presidente J.F. Kennedy e con il fratello Robert.

Nelle settimane precedenti al decesso, Marylin sembrava aver voltato pagina e che la sua vita stesse migliorando. Era tornata in trattative con lo studio per riprendere a girare “Something’s Got To Give”, rimasto poi incompiuto, e aveva comprato una casa, su cui stava lavorando per rinnovare la sua esistenza.

Marilyn aveva inoltre firmato un contratto per filmare “What A Way To Go!” e sembrava guardare al futuro.

Anche il giorno della sua morte aveva tenuto delle riunioni e faceva programmi per le prossime settimane e mesi.

Aveva incontrato il fotografo Lawrence Schiller, per parlare di una possibile serie di foto di nudo che le erano state scattate sul set e aveva chiacchierato al telefono con gli amici.

Lo psichiatra della star preoccupato il giorno della sua morte

Tuttavia, Ralph Greenson, psichiatra della star, si era recato a casa per una seduta ed era abbastanza preoccupato, al punto da chiedere alla governante di rimanere a dormire dall’attrice.

L’ultima conversazione nota che Marilyn ha avuto è stata con l’attore Peter Lawford e cognato del presidente Kennedy, che aveva cercato di convincerla ad andare a una festa nella sua abitazione.

Era preoccupato, sospettava che Marilyn avesse assunto psicofarmaci.

Le ultime parole a Lawford furono: “Saluta Pat, saluta il presidente e saluto te che sei un bravo ragazzo”.

Temendo che qualcosa non andasse bene, Lawford aveva cercato di chiamare Greenson ma non riuscendo a contattarlo telefonò a Milton Rudin, l’avvocato di Marilyn.

La trovò Ralph Greenson che arrivò perché Eunice Murray, la domestica/governante aveva notato il filo del telefono che passava sotto la porta e la luce accesa.

Marilyn era morta, nuda nel suo letto, stringendo la cornetta del telefono.

Meno di tre mesi prima al Madison Square Gardens, aveva cantato “Happy Birthday Mr President” per festeggiare il compleanno del presidente Kennedy (fonte: Mirror).