Marine eroe guerra massacrato da gang al McDonald perché…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Febbraio 2016 - 06:40 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Veterano della guerra in Iraq aggredito e rapinato da banda di adolescenti che gli avevano chiesto: “Credi che le vite dei neri contino?”. Il suo coraggio nella guerra in Iraq ha fatto storia ed è stato immortalato in due statue, ma il marine è stato ugualmente massacrato da una banda di teppisti.

Chris Marquez, decorato marine americano, mangiava un hamburger in un McDonald’s quando è stato avvicinato da un gruppo di giovani che lo hanno accusato di razzismo e chiesto quale fosse per lui il valore della vita dei neri. In un’intervista rilasciata al WJLA, Marquez racconta nei dettagli l’aggressione in cui è stato massacrato:

“Mi sono sentito minacciato e ho pensato che volessero spaventarmi. Ho capito che la cosa migliore era finire di mangiare e sperare che mi lasciassero in pace”.

Racconta che i ragazzi hanno cominciato a chiamarlo razzista, a chiedergli se per lui la vita dei neri contasse qualcosa, ma il peggio è arrivato quando ha tentato di lasciare il ristorante. Il soldato, sopravvissuto alle imboscate a Fallujah all’apice della guerra in Iraq, stavolta è stato colto di sorpresa disarmato e senza rinforzi.

Uno di loro l’ha colpito con la pistola alla testa gettandolo a terra e il resto del gruppo ha poi continuato a picchiarlo selvaggiamente prima di rapinarlo. Marquez, che adesso è affetto da disturbi del sonno a causa di un frequente dolore alla testa, è stato portato in ospedale con diverse contusioni e tagli sulla faccia; è rimasto qualche ora sotto osservazione e curato per trauma cranico e contusione oculare.

Ma quello non è stato l’unico affronto che il veterano ha dovuto subire: quando si è risvegliato sul marciapiede i suoi pantaloni erano strappati e il suo portafogli, contenente 400 dollari in contanti più diverse carte di credito, era sparito. I giovani hanno usato le carte quella stessa notte e Marquez spera sia proprio quella la pista che potrebbe far risalire i poliziotti a loro.

Secondo quanto affermato dal Daily Caller, il marine ha prestato servizio come tiratore scelto dal 2003 al 2011 e venne premiato con una medaglia di bronzo al valore per aver allontanato dal campo di battaglia il corpo del suo comandante, ucciso durante un agguato.

Marquez è noto per una fotografia che lo ritrae insieme ad un compagno dopo uno scontro a fuoco, ricordato dal corpo dei marines come “La casa dell’ inferno”: nella foto infatti i due vengono immortalati mentre trasportano il corpo ferito di un sergente fuori da una casa a Fallujah. La fotografia è stata in seguito l’ispirazione per la creazione di due statue attualmente esposte a San Diego e in North Carolina. Dopo aver lasciato i marines, ha finito l’Università e in seguito si è dedicato alla politica.

Il portavoce della polizia Dustin Sternbeck, afferma che sono in corso le indagini sulle immagini delle telecamere di sorveglianza e che “in questo caso, come in ogni altro, investigheremo a fondo sulla vicenda”.