Marò, India dice sì al “processo accelerato” per Latorre e Girone

Pubblicato il 23 Marzo 2013 - 08:10| Aggiornato il 3 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

NEW DELHI – Salvatore Girone e Massimiliano Latorre verranno giudicati da un tribunale ad hoc con procedura accelerata, come aveva stabilito la Corte Suprema indiana lo scorso 18 gennaio. Adesso è arrivata l’autorizzazione del ministro della Giustizia.

Lo scorso 9 marzo il governo indiano aveva già avviato l’iter per costituire un tribunale speciale dopo le accuse di ritardo da parte della Corte Suprema. Come promesso al sottosegretario italiano agli Esteri Staffan de Mistura, il governo di New Delhi intende ora accelerare il procedimento.

Ai giornalisti il ministro della Giustizia indiana, Ashwani Kumar, ha detto che la proposta inviata dal ministro dell’Interno è stata approvata ”in principio” dal suo dicastero, il quale ”è impegnato a mettere a punto altri dettagli”. Spera ”di ottenere il via libera definitivo dal presidente della corte Suprema Altamas Kabir già la prossima settimana”.

Secondo Kumar, il nuovo tribunale si occuperà del caso con una procedura accelerata (”fast track”). L’organismo dovrà decidere se la giurisdizione sul caso spetta all’India oppure se rientra nell’ambito nel diritto internazionale che prevede la competenza della giustizia italiana in base alla Convenzione Onu sul Diritto del Mare (Unclos).