Marò, India valuta “soluzione consensuale”. Spiraglio per Girone e Latorre

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Ottobre 2014 - 12:15 OLTRE 6 MESI FA
Marò, India valuta "soluzione consensuale". Spiraglio per Girone e Latorre

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (Foto Lapresse)

NEW DELHI – Spiragli di speranza per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri della Marina italiana accusati dell’omicidio di due pescatori nelle acque indiane del Kerala nel febbraio del 2012.

Secondo il quotidiano The Economic Times l’India sta valutando una proposta dell’Italia per una “soluzione consensuale” della vicenda dei due marò. Secondo alte fonti governative, il governo ha deciso di tenere “presto” una riunione presieduta dal consigliere per la sicurezza Ajit Doval per studiare la soluzione offerta da Roma per risolvere la crisi.

Il ministro degli Interni ha preparato una nota di risposta al governo italiano che ora dovrà essere valutata dagli esperti legali. Si sarebbe quindi aperto un canale di dialogo con il governo di Narendra Modi, salito al potere a maggio, come auspicato da tempo dalle autorità italiane. La conferma arriva anche da una non precisata “fonte vicina alla parte italiana” secondo la quale “entrambi i Paesi stanno ora parlando per cercare una soluzione”.

Il giornale scrive che “il governo Modi ha ammorbidito la sua posizione” che finora è stata quella di respingere qualsiasi soluzione extragiudiziaria e di ribadire l’applicazione delle leggi indiane in merito all’incidente nonostante sia avvenuto al largo della costa del Kerala, al di fuori delle acque territoriali indiane. In seguito a un ricorso dei marò, il governo indiano è stato anche chiamato dalla Corte Suprema a esprimere il proprio parere sulla legittimità della polizia anti terrorismo Nia ad operare nelle indagini sulla vicenda. A questo riguardo il massimo organo giudiziario ha fissato un’udienza per il prossimo 12 dicembre.

Allo stesso tempo, però, all’udienza del 14 ottobre il tribunale speciale di New Delhi che si occupa del processo dei marò ha aggiornato al prossimo 20 febbraio l’esame del caso. Il procedimento penale è attualmente sospeso su ordine della Corte Suprema che a marzo aveva ammesso un ricorso sull’incompetenza della polizia anti terrorismo della Nia a condurre le indagini. La prossima scadenza resta l‘udienza del ricorso fissata dalla Corte suprema per il 12 dicembre 2014.

La precedente seduta del 31 luglio era saltata a causa di un’indisposizione del giudice. L’istanza al tribunale speciale di Patiala House era stata presentata nel novembre dello scorso anno dalla Nia, ma con l’opposizione della difesa italiana. La polizia non ha ancora presentato i capi di accusa a carico dei marò nonostante le indagini siano concluse.